Regia di Michael R. Roskam vedi scheda film
Dennis Lehane è uno che sa scrivere storie. Mystic River di Clint Eastwood, Gone Baby Gone di Ben Affleck e Shutter Island di Martin Scorsese portano in calce la sua firma. Si conferma come sceneggiatore e produttore in questo The Drop, solido thriller urbano a regia del belga Michael Roskam, già candidato agli Oscar, categoria miglior film straniero, col precedente Bullhead. Tom Hardy interpreta Bob, barista in una Brooklyn (nel racconto originale siamo ancora a Boston, città cara allo scrittore di origini irlandesi) in cui si è prepotentemente insediata la mafia cecena. Il giovane cerca di sbarcare il lunario tra riciclaggio, un cugino losco e corrotto e messe mattutine, tra vita solitaria e redenzione cattolica, tra compagni di bevute e superbowl, Sul suo cammino incontra una ex sbandata e un cane, letteralmente bastonato, recuperato da un cassonetto dell'immondizia in fin di vita in una gelida notte di fine anno. Gli regalano una parvenza di possibile normale vita famigliare. Ma il destino pare segnato da un passato (il peccato originale?) scuro e misterioso, dall'ex di lei psicopatico e violento, dai traffici illeciti e dall'avidità di un James Gandolfini alla sua ultima apparizione, dall'ineluttabile fardello della sopravvivenza sotto l'egida del vinca il più forte …e il più scaltro. Sangue freddo, calcolatore, scaltro, il personaggio interpretato dall'attore inglese, dimesso e sottomisura, riserverà non poche sorprese. Un film che nella prima parte pone le basi dell'intreccio, costruisce con intelligenza la tensione che cattura lo spettatore, per poi esplodere nella seconda in un climax efficacemente costruito, solido, avvincente, sorprendente. Godibilissimo.
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