Regia di Michael R. Roskam vedi scheda film
TFF 32 - FESTA MOBILE
The drop sta a significare il luogo di smistamento della merce: in questo caso si tratta di sold sporchi, frutto delle attività illecite della mafia cecena, che vengono periodicamente dirottate nel pub un tempo di proprietà dell'opulento Marv, ma che ora questi dirige solo, avendolo ceduto ai russi per pagarsi alcuni debiti di gioco. Nel locale lavora il taciturno nipote Bob, che un giorno trova e salva da un cassonetto un cucciolo di pit bull ferito, e conosce una giovane donna nel giardino della quale si trovava il cassonetto con l'animale.
Questo particolare accende una miccia che a sua volta farà esplodere definitivamente un equilibrio precario che vede coinvolto Marv nel tentativo di truffare i ceceni, e del giovane Bob in quell di uscirne vivo e tenersi il cucciolo affettuoso, e magari la ragazza appena conosciuta, succube di un folle violento che continua a perseguitarla. Da un romanzo del celebre ed efficace Denis Lehane, un thriller-saga che ricorda gli ambienti familiari corrotti dei bei film di James Gray.
Michael R. Roskam, apprezzato per il solido Bullhead, pure quello con Mattias Schoenaerts, qui negli efficaci panni dello psicopatico egocentrico, dà una efficace conferma delle sue qualità registiche e di narratore. Tom Hardy è stupendo nella pacatezza gelida con cui rende un personaggio disilluso ma non per questo arrendevole. Un film, che da noi uscirà a breve col brutto inadeguato, generico titolo “Chi è senza colpa”, che è pure l'ultima interpretazione del gigante (in molte accezioni) James Gandolfini prima della scomparsa prematura, attore al quale il film è doverosamente dedicato.
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