Regia di Rupert Goold vedi scheda film
Un thriller intrigante in cui il focus non è tanto sull'omicidio ma sulla personalità del killer e sfocia nel tema del voyeurismo di certa stampa. il giornalista Mike Finkle del New York Times, nella sua scalata al successo (ambisce al Pulitzer) commette un passo falso. Un giorno viene a sapere che un uomo, accusato di aver sterminato la propria famiglia e arrestato in Messico, si è spacciato per lui. Presto fa la sua conoscenza in prigione e stabilisce con l'imputato una sorta di patto col diavolo: Mike avrà l'esclusiva sulle sue interviste e scriveranno un libro "a quattro mani" ma ciò che l'uomo rivela al reporter dovrà essere reso noto solo dopo il processo...Mike accetta sperando che sia la sua seconda chance e inizia a credere che l'uomo sia innocente.
Chi lavora per la stampa può essere assimilato all"omicida perché è altrettanto senza scrupoli e in fondo anche i lettori dei libri o degli articoli sui casi di cronaca sono forse dei voyeur che provano una malsana identificazione con il killer....
In fin dei conti l'assassino può avere un aspetto "ordinario" come il vicino della porta accanto... bravi i due attori protagonisti (James Franco nei panni dell'ambiguo Chris Longo).
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