Regia di Kevin Smith vedi scheda film
L’atmosfera per certi versi si rifà ai fastosissimi gotici del passato, con fantasie morbose, grottesche e un bel proscenio scenografico. L’insieme però risulta vanificato dalla reiterata scelta di affidare ai personaggi monologhi a oltranza, smorzando in questo modo sia la suspense che la carica inquietante dell’incipit. Rimane comunque un body- horror sui generis, con un mostro decisamente indimenticabile e dalla maschera più tragica che terrifica. Bravissimo Michael Parks.
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