Su un viadotto di Teheran, un SUV viene tamponato da una piccola utilitaria. I veicoli coinvolti nell’incidente sono guidati da due giovani donne, Narges e Nahid, che si conoscono molto bene. La prima rimane illesa, la seconda viene ricoverata in stato di coma. Lo scontro è avvenuto apparentemente per caso. Ma quella che sembra una drammatica coincidenza nasconde una storia davvero singolare e molto complicata.
Il cinema iraniano è in marcia. Quasi sempre a bordo di veicoli a motore, che sono la metafora del percorso della vita. L’idea, lanciata da Abbas Kiarostami nel suo Dieci, continua ad essere riproposta, dagli epigoni della nouvelle vague persiana, per rappresentare il conflitto tra le spinte al rinnovamento, maturate nella sfera privata, e la stagnazione imposta dal regime politico. Anche in… leggi tutto
Il cinema iraniano è in marcia. Quasi sempre a bordo di veicoli a motore, che sono la metafora del percorso della vita. L’idea, lanciata da Abbas Kiarostami nel suo Dieci, continua ad essere riproposta, dagli epigoni della nouvelle vague persiana, per rappresentare il conflitto tra le spinte al rinnovamento, maturate nella sfera privata, e la stagnazione imposta dal regime politico. Anche in…
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