Regia di James Gunn vedi scheda film
Finalmente un talento che non si fa divorare dal meccanismo Hollywoodyano.
Cinque poco di buono si ritrovano invischiati nella stessa torbida storia, uniranno le forze e magari potrebbe uscirne anche qualcosa di buono dai loro sforzi.
Che James Gunn fosse bravo si sapeva più o meno dai suoi esordi, io lo conoscevo soprattutto di fama e certo che uscirsene da un’impresa del genere in questo modo è roba da pochi. Già è difficile riuscire a far valere il proprio talento in un film così immenso senza farsi divorare dai grandi mezzi, ancora più difficile poi è concedere al film stesso una certa riconoscibilità tra i tanti altri blockbuster, cioè tutto sommato parliamo di un film il cui unico scopo sarebbe quello di fare una barca di soldi.
L’ambientazione è fantastica e non è solo un mucchio di immagini computerizzate sparate in faccia, spesso dietro c’è una storia e si ha dall’inizio alla fine la sensazione di questo universo misterioso ed infinito malgrado il clima resti comunque goliardico.
Una cosa che m’ha stupito è stato l’umorismo libero dal bisogno d’innocenza, stupidità o volgarità. E? tutto talento registico, le mosse, le parole messe al momento giusto, i tempi della telecamera fissa sulla scena così da renderla ridicola. La cosa più sorprendente poi è che c’è proprio da scompisciarsi.
C’è da dire una cosa, in effetti un po’ come i film del genere di questi tempi sa da videogioco. Comunque non pecca della solita anonima telecamera schizzata anzi, anche le scene d’azione sono calcolate e mostrate da potersele godere, sono proprio belle e dei rallenty si potrebbe fare un fermo immagine per appendersi il fotogramma in camera a mo’ di quadro.
Anche gli attori sono bravi, qui s’è addirittura riusciti a far recitare l’ammasso di muscoli da Bautista. Un film che si adatta benissimo ai tempi che corrono, è vero che di cose ne succedono tante in forse troppo poco tempo ma niente è banale o buttato lì supportato anche da un montaggio, dialoghi e da un aspetto tecnico davvero notevoli.
Una pellicola sentita con un approccio al tema dell’amicizia che colpisce, in una storia tutto sommato leggera si dà anche un tocco di commozione non tanto perché propriamente struggente quanto più per il dosaggio perfetto che si dà agli eventi ed alle sfumature dei protagonisti.
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