...cosa volete che sia, signori / è tutto tempo che passa...
( Considerazioni sul ) Desiderio di Vita.
Stagioni – Vremena Goda ( i Tempi dell'Anno ) - * * * * ¼
( c'è un tempo d'aspetto come dicevo / qualcosa di buono che verrà / un attimo fotografato, dipinto, segnato / e quello dopo perduto via / senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata / la sua fotografia )
Diorama abitato da figure ( pupazzi : né marionette né burattini ) tridimensionali di feltro e pezza che prendono vita, si muovono e procedono [ ferme sul posto, ch'è il paesaggio a mutare ( Letter from a UnKnow Woman ), e sono i Movimenti di Macchina a compiere travelling di panoramiche incursioni e carrellate a mezzaluna con l'ausilio di mini-dolly a passo-uno girando loro intorno ] in quinte pop-up di carta dipinta, incollata, decoupata, snodata e smossa, si articolano in scenari di pizzo manovrabili, folte schiere di quarte pareti dislocabili e fondali a merletto appesi e distesi, e si dispiegano nello spazio vuoto tra il proscenio e la ribalta, la quarta parete e il retroscena : campo d'azione e d'opportunità da riempire non con la mutevole distanza focale ( il cristallino s'accorci'appiattendosi e s'allunga incurvandosi : tra il punto nodale della lente ed il suo fuoco ''proiettato'' brulica un mondo ) ma col Punto di Vista della Macchina da Presa che cambia muovendosi costantemente esplorando il set in lungo e in largo.
( dicono che c'è un tempo per seminare / e uno più lungo per aspettare / io dico che c'era un tempo sognato / che bisognava sognare ) Proseguendo il mio percorso di recupero del cinema di Yuriy Norshteyn
{ e di conseguenza incrociando quelli di Ivan Ivanov-Vano ( patriarca dell'animazione russa-sovietica ), Arkadiy Tyurin ( collega della generazione prima, di una decade più anziano ) e Francheska Yarbusova [ figlia del fisiologo della visione ( l'occhio e i suoi movimenti ) Alfred Yarbus ( qui uno splendido articolo: http://www.pensierocritico.eu/fisiologia-della-visione.html ) e futura moglie del regista, col quale collaborò in stretto rapporto ( direzione artistica ) a partire da “la Volpe e la Lepre”, anche se la loro prima volta assieme avvenne precedentemente, in occasione de “la Battaglia del Kerzhenets” in cui lavorò come illustratrice ] }
carico questa pagina dedicata a Stagioni ( di Ivan Ivanov-Vano e Yuri Norstein ) che questo (2015) primo terzo d'Ottobre (milanese) sembra Maggio ( e invece poco lontano è il ''solito'' Disastro ).
Regia e Sceneggiatura : Ivan Ivanov-Vano Aiuto/Co-Regia : Yuri Norstein Scenografie – Direzione Artistica : M. Sokolova, V. Naumov Direzione delle Animazioni : Y. Norstein, V. Puzanov
Musiche Non Originali : “le Stagioni”, 12 pezzi per PianoForte del 1876 di Pyotr Ilyich Tchaikovsky : quelli utilizzati - in una versione orchestrata - a commento reciproco nel cortometraggio animato sono in realtà due : “Ottobre - Canzone d'Autunno” ( di una melancolia viva, provocante : non si spegne l'amore : si rannicchia e si rinfocola ) e “Novembre - Terzetto in Slitta” ( dicotomico e bipartito : un rammendo al passo, un trotto per scaldarsi ) .
( e c'era tutto un programma futuro / che non abbiamo avverato // È tempo che sfugge, niente paura / che prima o poi ci riprende / perché c'è tempo, c'è tempo, c'è tempo, c'è tempo / per questo mare infinito di gente )
Nota collaterale : “Giugno - la Barcarola” ( imperantemente dolce : il ricordo primaverile si stempera nella virulenza inarrestabile del profluvio estivo ) invece fu utilizzato da Fabrizio De André nel '90 ( esecuzione : Andrea Carcano ) per “le Nuvole” come Intermezzo di congiunzione tra “Ottocento” e “la Domenica delle Salme” ( due canzoni tematicamente contigue : dal Riflusso al Riflesso di un Paese ), ovvero subito prima e subito dopo “Don Raffaè”.
La scena sull'altalena a due è pura estasi ( per nulla statica e per nulla estiva ).
( un tempo in cui mi vedrai / accanto a te nuovamente / mano alla mano / che buffi saremo / se non ci avranno nemmeno / avvisato )
Link Utili e Note :
I virgolettati sono tratti ( tranne uno, scoprite da soli quale, preso anch'esso da una traccia n.4 ma di un altro album ) da "C'è Tempo", di Ivano Fossati, una canzone del disco "Lampo Viaggiatore" (2003), mentre i frame in B/N appartengono ( tranne le due citazioni ophülsiane, un'all'inizio e un'alla fine ) a "the Magnificent Ambersons", di Orson Welles (1942).
Comunque, alla fine, abbiamo tutti anno di più ( e qualcosa in meno, loro, per sempre eternati in un altro giro di giostra della loro Ronde. E un altro. E un altro ancora ).
Che bello! Ti ringrazio per avermi fatto scoprire queste due opere ("Stagioni e "La battaglia di Kerzhenets") magnifiche, poesia e musica allo stato puro. Come di poesia sono composte le tue recensioni, di trasversalità tra immagini (ho riconosciuto subito la sequenza dell'Orgoglio degli Amberson) e musica. A proposito di musica, è grazie a te che ho scoperto proprio adesso che la bellissima chiusa di "Ottocento" e l'incipit de "La domenica delle salme" sono di Tchaikovsky. E questo, da amante assoluto di Faber, è un punto a mio sfavore ahimé...! Ciaooo
Grazie a te @Rocky per le (troppo) belle parole ( la poesia la lascio ai poeti, al massimo posso coltivare la falsa modestia, o qualche cavolo-verza in giardino ).
Fra qualche tempo ( stagioni ? ) dovrei riuscire a raccogliere in un'unica playlist queste ''impressioni'' sul lavoro di Norstein ( e soci ). Mi mancano ancora molte opere, tra cui "25 Ottobre - il Primo Giorno", "il Racconto dei Racconti" e ( ma questo manca anche al suo autore, essendo in gestazione da quasi 30 anni per varie ragioni, alcune fruscianti, altre sonanti ) "il Cappotto".
Mi permetto - non si fa...ma lo faccio...pensando di fare cosa gradita - di segnalarti quest'altra pagina che ho dedicata, tra le altre, ad un suo corto, che stimo fra i suoi capolavori più limpidi, se pur immerso nella nebbia e permeato di bruma : //www.filmtv.it/film/65941/il-riccio-nella-nebbia-the-hedgehog-in-the-fog/recensioni/814332/#rfr:none
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C'è sempre ( apro il momento ''graziealcazzo'' ) da imparare, e questo vale in prima istanza per me, e FTV è un buon bacino dove pescare : molti dei tuoi pezzi di questi ultimi mesi che stai dedicando al cinema U.S.A. ( new hollywood e dintorni e non solo, sconfinando nel cinema indipendente, nei classici più puri e nei B Movie - se andrai anche a toccare il free cinema, poi...boh, la butto lì...) di metà anni '60 - inizio anni '80, per esempio, sono andati a colmare mie lacune, a stuzzicare il mio interesse.
De André ( come Kubrick : tutti i suoi film sono tratti da romanzi, tranne Fear and Desire, Killer's Kiss e in parte 2001 ) era un ladro ( nel senso picassiano del termine : "i mediocri imitano, i geni copiano" : sempre che l'abbia pronunciata veramente, ma che importa, e soprattutto : che significa ? ), una spugna, un...regista : e in tutto ciò - ri-scrittore, re-interprete - rimane soprattutto e per l'appunto un autentico creatore : un creatore di mondi, di storie, di personaggi, che sapeva ''selezionare gli elementi migliori, combinarli in modo unico" ( per dirla alla “Stefano Accorsi presenta” dello spot Peugeot 308 – anche se lui continua a preferire la 405 Mi16, in pieno restyling ''1992'' ), uno scissors and paste man ( per dirla, questa volta, alla Joyce ) : basti pensare a quale tipo di feconde collaborazioni tra la simbiosi partecipe e la sana ferocia del predatore ha saputo mettere in piedi negli anni : De Gregori - Vol. 8, Fossati - le Nuvole/Anime Salve, Mauro Pagani - Creuza de Ma/le Nuvole, Massimo Bubola - Rimini/''l'Indiano'', e poi Gian Piero Reverberi, Giuseppe Bentivoglio, Nicola Piovani, e ancora ( non più collaborazioni ma cover e ispirazioni ) Dylan, Cohen, Brassens, i Vangeli Apocrifi, Edgar Lee Masters, Alvaro Mutis...
Un caro saluto.
Benissimo, aspetterò (aspetteremo) questa interessante playlist... nel frattempo sono andato a cercarmi la recensione che mi hai segnalato, e mi ha incuriosito ancora di più questo autore. Ti ringrazio davvero per l'attenzione che hai dedicato ai miei piccoli scritti, e mi fa piacere che siano stati apprezzati. Infine, d'accordissimo su tutto quello che hai scritto su De André, poeta eterno e irripetibile della nostra tradizione culturale. Contento che anche tu la pensi come me in questo caso, ma già sapevo che in quanto a preferenze musicali siamo molto vicini... Ciao e alla prossima!
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Che bello! Ti ringrazio per avermi fatto scoprire queste due opere ("Stagioni e "La battaglia di Kerzhenets") magnifiche, poesia e musica allo stato puro. Come di poesia sono composte le tue recensioni, di trasversalità tra immagini (ho riconosciuto subito la sequenza dell'Orgoglio degli Amberson) e musica. A proposito di musica, è grazie a te che ho scoperto proprio adesso che la bellissima chiusa di "Ottocento" e l'incipit de "La domenica delle salme" sono di Tchaikovsky. E questo, da amante assoluto di Faber, è un punto a mio sfavore ahimé...! Ciaooo
Grazie a te @Rocky per le (troppo) belle parole ( la poesia la lascio ai poeti, al massimo posso coltivare la falsa modestia, o qualche cavolo-verza in giardino ).
Fra qualche tempo ( stagioni ? ) dovrei riuscire a raccogliere in un'unica playlist queste ''impressioni'' sul lavoro di Norstein ( e soci ). Mi mancano ancora molte opere, tra cui "25 Ottobre - il Primo Giorno", "il Racconto dei Racconti" e ( ma questo manca anche al suo autore, essendo in gestazione da quasi 30 anni per varie ragioni, alcune fruscianti, altre sonanti ) "il Cappotto".
Mi permetto - non si fa...ma lo faccio...pensando di fare cosa gradita - di segnalarti quest'altra pagina che ho dedicata, tra le altre, ad un suo corto, che stimo fra i suoi capolavori più limpidi, se pur immerso nella nebbia e permeato di bruma : //www.filmtv.it/film/65941/il-riccio-nella-nebbia-the-hedgehog-in-the-fog/recensioni/814332/#rfr:none
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C'è sempre ( apro il momento ''graziealcazzo'' ) da imparare, e questo vale in prima istanza per me, e FTV è un buon bacino dove pescare : molti dei tuoi pezzi di questi ultimi mesi che stai dedicando al cinema U.S.A. ( new hollywood e dintorni e non solo, sconfinando nel cinema indipendente, nei classici più puri e nei B Movie - se andrai anche a toccare il free cinema, poi...boh, la butto lì...) di metà anni '60 - inizio anni '80, per esempio, sono andati a colmare mie lacune, a stuzzicare il mio interesse.
De André ( come Kubrick : tutti i suoi film sono tratti da romanzi, tranne Fear and Desire, Killer's Kiss e in parte 2001 ) era un ladro ( nel senso picassiano del termine : "i mediocri imitano, i geni copiano" : sempre che l'abbia pronunciata veramente, ma che importa, e soprattutto : che significa ? ), una spugna, un...regista : e in tutto ciò - ri-scrittore, re-interprete - rimane soprattutto e per l'appunto un autentico creatore : un creatore di mondi, di storie, di personaggi, che sapeva ''selezionare gli elementi migliori, combinarli in modo unico" ( per dirla alla “Stefano Accorsi presenta” dello spot Peugeot 308 – anche se lui continua a preferire la 405 Mi16, in pieno restyling ''1992'' ), uno scissors and paste man ( per dirla, questa volta, alla Joyce ) : basti pensare a quale tipo di feconde collaborazioni tra la simbiosi partecipe e la sana ferocia del predatore ha saputo mettere in piedi negli anni : De Gregori - Vol. 8, Fossati - le Nuvole/Anime Salve, Mauro Pagani - Creuza de Ma/le Nuvole, Massimo Bubola - Rimini/''l'Indiano'', e poi Gian Piero Reverberi, Giuseppe Bentivoglio, Nicola Piovani, e ancora ( non più collaborazioni ma cover e ispirazioni ) Dylan, Cohen, Brassens, i Vangeli Apocrifi, Edgar Lee Masters, Alvaro Mutis...
Un caro saluto.
Benissimo, aspetterò (aspetteremo) questa interessante playlist... nel frattempo sono andato a cercarmi la recensione che mi hai segnalato, e mi ha incuriosito ancora di più questo autore. Ti ringrazio davvero per l'attenzione che hai dedicato ai miei piccoli scritti, e mi fa piacere che siano stati apprezzati. Infine, d'accordissimo su tutto quello che hai scritto su De André, poeta eterno e irripetibile della nostra tradizione culturale. Contento che anche tu la pensi come me in questo caso, ma già sapevo che in quanto a preferenze musicali siamo molto vicini... Ciao e alla prossima!
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