Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Siamo ancora nella produzione nazionale del regista e quindi ben più classificata e e meno contaminata. Siamo nel contesto della resistenza olandese all'invasione nazista, partendo da un classico di amicizie poi distribuite per le varie situazioni e ideologie; un mixer di passioni, storie quasi sentimentali, tradimenti ed azione, molta azione che fa parte del Dna del regista. Diciamo che la cosa è riuscita e con tonalità diverse a cui siamo abituati dal cinema americano, il che porta ancora oggi una ventata di novità, che ci vede più aderenti al racconto, tenendo conto di un cinema tutto europeo, Visconti compreso. Una storia che si attacca ad un personaggio storico olandese dell'epoca, e costruito in maniera abbastanza disincantata, con figure realistiche ed anche ironiche. Non mancano gli eccessi a cui il regista popi ci abituerà e che sono il suo tallone di Achille, ma qui l'alchimia dei generi e al sceneggiatura funzionano alla perfezione.
Una storia di guerra e amicizia ben dosata e raccontata
Una delle sue milgiori regie e primo successo di pubblico, almeno in patria
Lo ha messo decisamente in mostra nellla maniera giusta
Decisamente realistica
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