Regia di Ralph Nelson vedi scheda film
Lo sapete cos'è la perfezione nel cinema? Iniziamo col dire cosa non è. La perfezione non è un inqudratura sublime fatta di paesaggi mozzafiato e bellezze femminili inarrivabili. Non è nemmeno l'infinito silenzio del deserto dei tartari o di quello di Laurence d'Arabia, La perfezione non è avere a disposizione 100 milioni di dollari per girare un film commerciale e melenso né tantomeno la perfezione risiede nel numero di spettatori e di conseguenti incassi realizzati.
La mia idea di perfezione si avvicina molto ad una forna di spontaneo coraggio che sta nel voler affrontare tematiche scomodissime al grade cinema hollywoodiano, tematiche da sempre legate alla nascita della nazione Stati Uniti, una nazione che per antonomasia è stata costruita sull'invasione, la prevaricazione e l'annientamento di centinaia di migliaia di autoctoni. Bisogna risalire agli anni 70 (dopo john wayne naturalmente, il quale non sopportava gli indiani) per incontrare il presente capolavoro della storia del cinema, che inquadra in momenti macabramente indimenticabili il lato oscuro mai esorcizzato della nazione americana, che ancora oggi, seppur priva di qualsiasi identià storica, non riesce a riconoscere i propri errori e continua a far finta che i Sioux, un popolo di tutto rispetto siano una razza estinta e possibilmente, mai esistita.
Si, la perfezione non è da tutti infatti. E' più facile girare un film su Wallstreet e riempirsi di cocaina per non pensare anziché rendere omaggio alla nazione indiana ricordando, come diceva il compianto De André"il giorno dell' anniversario degli Stati Uniti io mi ricorerderò di Sand Creek e di certo non starò a brindare ralla nascita della nazione americana"
Nulla. E' un documento storico, una testimonianza molto importante.
grazie Ralph
cinica ed intensa, splendida in tutti i sensi
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