Regia di Marco Risi vedi scheda film
Nell'anno di "Full Metal Jacket", penultimo film di Kubrick, in Italia esce quest'operina, che, tuttavia, colpisce nel segno. Non è ancora un film dirompente, come sarà, appena due anni dopo, "Mery per sempre", però Marco Risi è già lanciato sulla strada che lo porterà a realizzare alcuni tra i film italiani (forse non più belli, ma) più importanti del periodo a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta: "Mery per sempre" (1989), "Ragazzi fuori" (1990) e "Il muro di gomma" (1991). È vero, lo stile è ancora un po' troppo televisivo (all'inizio sembra di assistere a una versione su grande schermo, e appena più seria, dei "Ragazzi della terza C") e il carattere dei personaggi scolpito con la piccozza (buonissimo Scanna, cattivissimo Fili), però Risi, sulla scia di polemiche suscitate all'epoca da alcuni suicidi avvenuti nelle caserme tra i militari di leva, realizzò un film che, quanto meno, provocò polemiche vive e s'inserì in un dibattito sentito nel paese (che porterà, in anni più recenti, all'abolizione definitiva della naja).
Buone le interpretazioni, in particolare - ed era prevedibile - quella di Massimo Dapporto. (3 ottobre 2007)
Un normale, terribile, anno di naja in una caserma del Friuli, ai tempi - sembra cent'anni fa ma non lo è - della coscrizione obbligatoria.
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