Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Il romanzo d'esordio di Ugo Pirro, del 1956, viene portato al cinema una decina di anni dopo dal bravo e preciso Zurlini; buone le scelte del cast, con i ruoli principali affidati a Tomas Milian, Mario Adorf, Lea Massari, Valeria Moriconi: tutti nomi pregevoli. E buona anche l'idea di mettere il tutto in scena con un bianco e nero fotografato da Tonino Delli Colli, che dà la giusta idea di retrò (sono passati solo 25 anni dalle vicende narrate, ma così tanto è cambiato) e di drammatico. Non mancano i momenti avvincenti, uno su tutti certamente il 'colpo di grazia' che il gerarca Alessi concede alla ragazza morente senza pensarci tanto su; al di là dei fatti concreti è comunque un film che colpisce per la profondità dei dialoghi e la sconsolata, ma piena di speranza, riflessione sull'effettiva dannosità - o nel migliore dei casi inutilità - di quei giorni e di quegli anni trascorsi a combattere ed a sopravvivere. Per chi sarà abbastanza fortunato da avere un futuro, si intende. Sceneggiatura della coppia Benvenuti-De Bernardi, con la collaborazione del regista. 6,5/10.
Grecia, 1941. Alcuni ufficiali italiani trasportano prostitute da lasciare ai loro soldati; nel frattempo, attorno, la guerra prende una brutta piega per l'Italia ed i greci stanno scacciando l'invasore.
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