Regia di Rafael Baledón vedi scheda film
Un insieme di tematiche gotiche e horror assemblate senza alcuna grazia per un horror messicano d'antan. Dimenticabilissimo.
Incapace pianista, per raggiungere il successo, stringe un patto con il demonio. Riesce così a perfezionare la dote artistica ma ogniqualvolta si adopera in gradevoli esecuzioni musicali si trasforma in lupo mannaro.
Dimenticato (con giusta ragione) horror messicano interpretato da Abel Salazar, mediocre interprete già "distintosi" in ruoli horror nel duetto a firma di Fernando Méndez (La stirpe dei vampiri e La bara del vampiro). Qui si tenta di assemblare troppi elementi, a cominciare da Jekyll & Hyde, per poi proseguire con Il fantasma dell'Opera, Faust e L'uomo lupo. Alla fine ne esce un noioso pastrocchio, mal interpretato e peggio diretto, che non diverte nemmeno quando maldestramente propone il ridicolo make-up (pre-fantozziano à la Jekyll & gentile signora!) della trasformazione licantropica in sovrimpressione. Sprecato pure il tema del patto diabolico, mentre la colonna sonora è in perfetta linea con la piattezza generale. E' stato riproposto dalla benemerita Sinister film nel 2009, e rientra nella serie dei rari - per quanto brutti - film del terrore (!) messicani.
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