Regia di Yuriy Norshteyn vedi scheda film
ricorda molto le favole morali fedriane lette l'anno scorso, in cui animali antropormofizzati riprendono vizi e virtù tipicamente umane. in questo caso una volpe furba e scaltra si gode il suo palazzo di ghiaccio disprezzando la piccola lepre che vive nella sua casetta di corteccia di acero. solo con l'arrivo della primavera e del disgelo, si rivela la furbizia dell'una e la laboriosità dell'altro. la volpe non ci mette mica molto, e rimasta senza casa si reca dal leprotto e lo caccia semplicemente con la prepotenza. non saranno di certo(e a sorpresa) le grandi dimesioni di un lupo, di un orso e di un toro a mandare via la fulva prepotente, tutti ricacciati a gambe levate da dove provenivano, nonostante dimensioni e ferocia. solo un gallo riuscirà nell'impresa, collaborando col leprotto a liberare il focolare dalla parassita, vivendo insieme e godendone i frutti. ovviamente poco importa se la trama è riportata pari-pari. con la maestria dell'animatore, ci si lascia incantare da queste marionette animate con una fluidità che lascia stupefatti.
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