Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
La notte della festa dell'Indipendenza, una coppia in crisi di Las Vegas (Forrest e Garr) vive una scappatella, rispettivamente con un'acrobata (Kinski) e un cameriere (Julia). Ma all'alba del nuovo giorno i due torneranno insieme.
Con una storia esile esile Coppola coglie il pretesto per dare fondo a tutta la propria caleidoscopica fantasia di regista, affidandosi a collaboratori di rango come Vittorio Storaro e Tom Waits. Il risultato fu economicamente catastrofico (Coppola dovette vendere gli studi Zoetrope dove venne girato il film) e tutto sommato non all'altezza delle aspettative. Paradossalmente, il mix di musical, echi surrealisti e dramma psicologico diventa avvincente soltanto nei momenti in cui la coppia discute, mentre appare eccessivamente rapsodico e volutamente onirico nel resto. Come è già accaduto spesso per il cinema di Bertolucci, la fotografia di Storaro finisce per egemonizzare l'intero film e il talento smisurato di Coppola ne esce ingiustamente ridimensionato.
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