Regia di Yuriy Norshteyn vedi scheda film
Non so se sia il capolavoro dei capolavori, se meriti il titolo di miglior film d'animazione di tutti i tempi ma so che sicuramente questa è un'opera di poesia e come tale necessita di due piani di lettura, uno analitico ed uno emotivo. Il secondo è ovviamente un fatto meramente soggettivo ma è difficile comunque non lasciarsi trasportare dal fascino di quelle immagini montate in maniera così sinergica e legate da un filo conduttore che è, semplicemente, il sogno. Il racconto dei racconti però non è decisamente un cartone animato e non ha senso approcciarvisi con quest'attesa, è un'opera lirica che tributa un omaggio alla letteratura cinematografica e non solo. I richiami sono tantissimi ed è difficile poterli cogliere tutti ma per tanti amanti del cinema sarà facile ritrovare la poetica e le immagini di Tarkovsky, l'evocazione della guerra che ha segnato la vita del regista e, probabilmente, le sue origini ebree ed i rimandi religiosi al Cantico dei cantici così come alle poesie di Hikmet o alla letteratura pittorica. In buona sostanza questo quadro, animato utilizzando diversi stili, è ben lungi dal poter essere liquidato come un semplice prodotto di animazione ma allo stesso tempo si presta sia ad una visione disimpegnata e libera sia ad una più critica. Per chi volesse c'è questo bel saggio (poche pagine) sull'argomento, illuminante e, per certi versi, propedeutico alla visione: http://kenoms3.altervista.org/altorenotoscano3/norstein.pdf
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