La recensione su The Smell of Us

di luabusivo

7 stelle

The Smell of Us. (2014) di Larry Clark.

Un pugno nello stomaco. L’ultimo lavoro del regista Larry Clark colpisce ancora duro, attraverso il racconto della vita quotidiana di un gruppo di teenager, analizza l’iperbole decadente della società odierna. Le vicende, che vedono coinvolti ragazzi e ragazze” de centre Paris”, affrontano il vuoto esistenziale costante e la conseguente affannosa ricerca bulimica di affetto, sesso e droga. Lo sguardo del settantenne regista americano, è assolutamente asettico e scevro da pregiudizi generazionali, relegando alle immagini l’arduo compito cognitivo. Adulti e adolescenti concorrono al declino etico in egual misura: se è vero che le superiori possibilità economiche dei primi sgretolano ideali e certezze, è pur vero che i secondi, affrontano la quotidianità con strumenti e tecnologie diverse, che potrebbero spalancare orizzonti insperati. Così non accade, tant’è che il telefonino diventa la videocamera “proibita”, che scava morbosamente le situazioni più intime, in un controcampo voyeuristico esasperato, e le regala alla Rete. Sederi, seni, peni e pube di tutte le età e colore si contorcono affannosamente nella ricerca spasmodica di quiete interiore, ma costantemente riprese e osservate.

Internet non è lo spazio su cui costruire un rinnovamento ideologico e culturale, bensì il luogo dove esporre genitali e atti di violenza estrema: dove prostituirsi a pagamento. Così come accade nell’odierna civiltà massmediatica, tutto è esibibile e pubblicabile: così è nelle indolenti giornate di una decina di ragazzi della Parigi bene, che sfogano le loro ansie di non- adulti, perennemente su skateboard saettanti in non-quartieri, bruciando ansie e desideri in non-famiglie.