Regia di Renato Castellani vedi scheda film
Storiella da fotoromanzo con finale crudelmente (neo)realista: la 'vecchia volpe' Castellani non lascia naufragare il suo film sui facili binari del melodramma strappalacrime o dell'esile storiella sentimentale a lieto - e banale - fine, pre-programmato per un pubblico distratto e in cerca di facili emozioni rassicuranti. In questa sceneggiatura che il regista scrive insieme ad Adriano Chiaramonte c'è infatti sia un colpo al cerchio (al pubblico: i buoni sentimenti, la storia d'amore che si realizza attraverso e oltre le difficoltà) e uno alla botte (all'autore: senza dimenticarsi di essere il regista di Sotto il sole di Roma o Due soldi di speranza, Castellani mantiene sempre uno sguardo lucido sulla nostrana realtà sociale di quegli anni). Cast che concede discrete aspettative, realizzate, pur mancando il nome 'grosso', in grado di fare la differenza quantomeno sulla carta (o meglio sul cartellone): Lea Massari, Lilla Brignone, Cosetta Greco, Sergio Tofano sono i nomi maggiori; commento musicale adeguatamente melenso a cura di Roman Vlad; fotografia di Leonida Barboni, che subito di seguito girerà Padri e figli con Monicelli. Si consideri, infine, che Castellani veniva dall'enorme successo (e dal Leone d'oro, lasciandosi alle spalle Fellini e Visconti, con La strada e Senso) di Romeo e Giulietta: a conti fatti, questo I sogni nel cassetto non è poi gran cosa. 5/10.
Due giovani lombardi vivono un amore perfetto, non fosse per le famiglie che lo contrastano: Lucia e... Mario (no, non Renzo). Si sposano segretamente, lei rimane subito incinta; tutto sembra andare nel miglior modo possibile, ma...
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