Novembre 1956. Budapest, albergo Duna. Rinchiusi in una stanza, cinque giornalisti italiani di diversa tendenza politica vivono insieme le ultime ore della rivoluzione ungherese. Fra di essi ci sono il giovane comunista che entra in crisi e scende a combattere con i rivoluzionari ungheresi contro l'invasione sovietica, il vecchio giornalista trombone e ignorante, e il giornalista anziano, distaccato e colto.
Note
Montanelli dietro la macchina da presa per la prima e unica volta. Il film è tratto da un suo testo per il teatro e frutto della sua esperienza in Ungheria, ma tende curiosamente al fumettone.
Film lento che scivola via tranquillamente senza grandi sussulti : peccato perche' l'atmosfera dell'epoca in Ungheria nel 1956 doveva essere difficile ma la pellicola non ne rende bene i momenti duri.voto.1.
Per essere l'opera prima e unica di uno che era "solo" un giornalista, direi che non è niente male. Montanelli si improvvisa regista, dunque, e devo dire che riesce ad esserne uno, migliore di altri professionisti. Benché rappresenti una vicenda tutta rinchiusa in un albergo, la pellicola è ben più di teatro filmato, come si può vedere dallo stile di ripresa e… leggi tutto
Montanelli al cinema, ma fatto da lui stesso, con la collaborazione di altri due registi, comunque lui è anche sceneggiatore del proprio dramma teatrale. Un discorso politico non facile all'epoca, dove il predominio, in campo culturale, era legato alla sinistra, quindi qualsiasi critica derivante, anche da situazioni drammatiche forti ed ingiuste, veniva posta in una maniera… leggi tutto
Esperimento interessante, non privo di spunti validi pur data la sua natura essenzialmente teatrale. L'azione è pressochè tutta concentrata in una stanza, ma la camera (quella del regista, per intenderci) sa muoversi quanto serve per offrire la sensazione di instabilità e di pena che permea la storia, evitando di lasciare a loro stessi gli attori e i loro novanta minuti di dialoghi. Forse un… leggi tutto
Cerco di sfilare una lista di film che analizzano,mettendone in luce pregi e ombre,il mestiere e l'arte del giornalismo.Spero possa essere ispirante e stimolante.
Per essere l'opera prima e unica di uno che era "solo" un giornalista, direi che non è niente male. Montanelli si improvvisa regista, dunque, e devo dire che riesce ad esserne uno, migliore di altri professionisti. Benché rappresenti una vicenda tutta rinchiusa in un albergo, la pellicola è ben più di teatro filmato, come si può vedere dallo stile di ripresa e…
Ieri Ilaria Alpi avrebbe compiuto 50 anni. La sua vita però finì (assieme a quella del suo operatore Miran Hrovatin) nel 1994 a Mogadiscio. Ricordiamo nella storia della televisione e del cinema i film su…
Durante la rivoluzione ungherese del '56, quattro giornalisti italiani affrontano gli avvenimenti rinchiusi nel loro hotel. Rappresentano, in modo forse un po' didascalico, quattro diversi modi di guardare ai fatti tragici del momento che li coinvolge. Sono un importante direttore ormai vecchio e malato, una "grande firma" dai modi controllati, un anticomunista con qualche problema personale e…
Montanelli al cinema, ma fatto da lui stesso, con la collaborazione di altri due registi, comunque lui è anche sceneggiatore del proprio dramma teatrale. Un discorso politico non facile all'epoca, dove il predominio, in campo culturale, era legato alla sinistra, quindi qualsiasi critica derivante, anche da situazioni drammatiche forti ed ingiuste, veniva posta in una maniera…
Non-luogo d'incontro ideale per anime in viaggio, nascondiglio perfetto per fuggiaschi cronici (o occasionali), scenario di traffici oscuri, luogo d'elezione per incontri illeciti. Dall'Overlook al Bates Motel, dal…
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Commenti (1) vedi tutti
Film lento che scivola via tranquillamente senza grandi sussulti : peccato perche' l'atmosfera dell'epoca in Ungheria nel 1956 doveva essere difficile ma la pellicola non ne rende bene i momenti duri.voto.1.
commento di chribio1