Regia di Neri Parenti vedi scheda film
aspettavo di rivederlo da un pò. anche questo era uno di quei film che facevano vedere spesso ai tempi andati di quando ero un ragazzo felice e spensierato e che tutte le volte guardavo nonostante conoscessi più o meno a mena dito. anche qui il giudizio è positivo ma non esageratamente come fantozzi subisce ancora o fantozzi o fracchia. qui villaggio, che si chiama coniglio e in una scena onirica è tutto vestito di bianco(sarà una forzatura mia, lo so )e di professione è fumettista. disegna le teneramente erotiche avventure di dalia, perennemente in pericolo e indifficoltà, al cospetto di predatori di tesori antichi, malvagi visir e quant'altro. vessato dal suo capo, ma non a livelli cosmici come in fantozzi o in misura minore fracchia, dal sognare di meno e produrre di più coniglio si trova a dover fare i conti con la fantasia che diventa realtà in un intreccio da fumetto per ragazzi in cui dalia diviene carne e ossa. gag più o meno risapute fanno comunque buona compagnia ad una trametta che serve più che altro per dare a villaggio e ai comprimari la possibilità di svolgere un lavoro corretto e comunque divertente. sua maestà VALLI interpreta la suocera, haber è il commissario sulla soglia dell'esaurimento nervoso, camillo milli è il padrone che lo vuole declassare a disegnare l'uomo lupo e la agren veste i panni di dalia.
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