Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Il modello, anche se non importava fosse specificato così smaccatamente dal titolo, era "Sogni proibiti" con Danny Kaye, visto che il goffo fumettista Paolo Coniglio sembra vivere una vera e propria vita parallela quando si abbandona ai sogni in cui vede realizzarsi ogni rivalsa, ogni ribaltamento di una vita non tanto piacevole, e naturalmente lì veder realizzarsi l'aspirazione sentimentale di conquistare la bella bionda impersonata da Janet Agren. Girato nei primi anni Ottanta, in cui Paolo Villaggio lavorava anche in tre o quattro film a stagione, "Sogni mostruosamente proibiti" non è uno dei suoi lungometraggi più divertenti, visto che si ride pochino, e la sceneggiatura sta molto lontana dal cogliere le potenzialità comiche di un soggetto del genere. Gli affezionati del comico genovese troveranno qualche motivo di interesse in una pellicola tuttavia non sguaiata, ma la portata è insipida, e non poco.
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