Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Gemello della serie Fantozzi (mutuata anche la voce narrante di Villaggio), con Paolo Villaggio prigioniero del personaggio suo solito, che sfrutta alcune soluzioni (tipo il finale) dell'assai più riuscito Fracchia La Belva Umana (1981) senza però riuscire a graffiare. Spicca il tentativo di unire il comico a una sottotrama giallo-poliziesca. Il soggetto, scritto tra gli altri dalla scrittrice di gialli e horror (serie KKK) Laura Toscano, è interessante e propone un imbranato fumettista innamorato perso dell'eroina delle sue storie, al punto da immaginare di vivere le avventure che scrive salvo svegliarsi dopo aver combinato guai di ogni sorta in preda di un totale estraniamento dalla realtà. Un giorno, però, la fantasia e la vita di tutti giorni si incontrano davvero e il povero Paolo Coniglio, il nome del fumettista, si troverà davvero al cospetto della sua Dalia (la bella Janet Agren), coinvolta in un omicidio e braccata da due manigoldi.
Purtroppo la buona idea di partenza si sfalda a causa di una sceneggiatura piena zeppa di demenzialità (alla Fantozzi) e soprattutto sfilacciata, tra episodi e gag (divertenti la partita Coniglio vs Borg o il quiz stile rischiatutto) non sempre ben cuciti alla trama principale.
Buono il cast artistico. A parte Villaggio che ricalca i suoi personaggi più tipici, c'è una bellissima Janet Agren, una tirannica Alida Valli e un ottimo Giorgio Haber nei panni di un commissario piuttosto schizzato. Larghissima schiera di caratteristi tra i quali Sophia Lombardo (la maestra dei Pierino di Vitali), Camillo Milli (il presidente della Longobarda in L'Allenatore nel Pallone), Paul Muller, Antonio Allocca e Giulio Farnese. Piacerà ai fan di Villaggio. Comicità demenziale.
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