Regia di Lisa Azuelos vedi scheda film
Film sentimentale, parte bene ma poi si perde nello sviluppo narrativo.
Elsa, alias l’affascinante Sophie Marceau, giovane scrittrice di successo, e Pierre, alias Cluzet, avvocato di grido, si conoscono in occasione di una conferenza alla manifestazione del salone del libro ed è subito “coup de foudre »i due scherzano, ridono, si divertono e si prodigano in piacevoli schermaglie amorose, che però restano fini a se stesse, anche se reciprocamente attratti,quasi per un alchimia inspiegabile,colti da un desiderio intenso e irrefrenabile, ma devono fare assolutamente i conti con i propri doveri e con la loro morale. Pierre è un uomo fedele e ha gia' una vita cui tiene molto, una moglie e una famiglia, ed Elsa è reduce da un doloroso divorzio, e deve badare ai tre figli adolescenti, per lei una relazione con un uomo sposato sarebbe inconcepibile,dunque resistono alla tentazione. Si lasciano senza nemmeno scambiarsi il numero di cellulare, Però il diavolo o il destino, ci mette lo zampino, li fa incrociare ripetute volte e a un certo punto i due sembrano vacillare,sotto i colpi di questo turbinio di emozioni, ma in extremis, Pierre, proprio al momento di concludere il “rendez-vous” amoroso, ha un rigurgito di coscienza, con relativo ripensamento e cosi va via. L’idea di partenza del regista Lisa Azuelos è buona,credo a molti, sia capitato di essere travolti da un tumulto dei sensi,ma poi di aver fatto prevalere il buon senso, tuttavia malgrado i buoni propositi e presupposti, il film non riesce a decollare , si avvita molto su se stesso,appesantito da una sceneggiatura ridondante,con troppi richiami, appena appena conditi, da un pizzico di ironia sul senso dell’innamoramento, quando arriva inaspettato ad una certa età. Peccato perché gli attori sono bravi e il quesito di fondo, intrigante:è meglio vivere di rimpianti o di rimorsi?
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta