Regia di Andreas Prochaska vedi scheda film
Onestamente non comprendo l’entusiasmo degli opinionisti che mi hanno preceduto.
Lo straniero della valle oscura è un thriller western mitteleuropeo di cui non è che si sentisse proprio il bisogno.
Mentre la prima parte, almeno, ha il merito di alimentarsi del mistero (quasi) oscuro del thriller, dopo la svolta della confessione viene meno quell’unico motivo di interesse ed il film si appiattisce gradualmente al livello di un banale revenge movie di lega modesta.
Il ritmo blandissimo, la semplicità della struttura narrativa e la freddezza emotiva trasmessa comprimono ogni astratta potenzialità dell’opera.
Per quanto mi riguarda, trattasi di una di quelle visioni che intrattengono a malapena (e comunque solo con una tazza di caffè in mano) e non lasciano segno del proprio passaggio. Indolore (per quanto ciò possa apparire in beffardo contrasto con il tema portante della vicenda e le sue conseguenze).
Colonna sonora sufficientemente tesa e vibrante.
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