Regia di Andreas Prochaska vedi scheda film
Curioso film d'ambientazione storica che pur non essendo inscenato nel far west (siamo sulle Alpi) ne riprende costumi e linguaggio filmico. L'austriaco Prochaska segue la via tracciata negli anni cinquanta e nei primissimi anni sessanta dai cosiddetti "protowestern" italiani ovvero film d'ambientazione locale con gli stilemi del western americano. Ne esce fuori un apprezzabile prodotto messo in scena con grande capacità tecnica. Fotografia e regia sono a livello di Hollywood tanto che, per certi versi, si anticipa Hatefull Eight (si vedano le ambientazioni innevate, oltre il crocifisso su cui viene lasciata passare la macchina da presa). Il grosso difetto della produzione ricade sul ritmo che dire lento è dir poco. La prima parte è di una noia mortale: non si spara e non si coinvolge lo spettatore. Solo nel secondo tempo trova campo la vendetta del protagonista, di cui inizieremo a capire qualcosa grazie a una serie di flashback disseminati per tutta la pellicola. Livelli di violenza non disprezzabili. Mezza stella in più per essere un prodotto austriaco.
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