Regia di Peter Bogdanovich vedi scheda film
Una grande delusione, un film imbarazzante per pochezza.
Mi tocca andare controcorrente. Capisco che la critica che seguo io, al nome di Bogdanovich, si sia messa sull’attenti (non voglio esagerare e suggerire un’altra posizione, ma vivaddio, mi avete fatto perdere tempo); capisco perché il nome possa anche avere un tantino offuscato la normale capacità critica, oppure abbia allentato la solita ferocia, ma che cavolo, questo film non funziona, è completamente sbagliato dall’inizio alla fine…il termine giusto è probabilmente “imbarazzante”. E dunque sarò tra i pochi a bocciarlo, anche piuttosto sonoramente, perché secondo me il suo voto è un 4/5. Non funziona nulla. I tempi delle battute sono sbagliati, e mai, dicosi mai, l’opera strappa un sorriso. Io speravo fosse un abbaglio, che la regia fosse invece dei Vanzina, o di uno Woody Allen in giornata storta (il film in effetti ricalca gli Allen meno riusciti), invece no. La sceneggiatura è un disastro. Vecchia ogni dire, ma questo uno dice, che male c’è. No, vecchia perché propone cose e situazioni che magari funzionavano, 50 anni fa, ma ormai non più, e nessuno ha avuto il coraggio di dirlo, in sede di stesura o di ripresa. I dialoghi sono inutili, le buffe situazioni lui-lei sono tutte tranne buffe, piuttosto patetiche. La sceneggiatura è veramente il macigno che zavorra definitivamente il film. Il cast è imbarazzante. Nessuno è al suo posto, o forse è l’intero cast che è sbagliato. Non che non si impegni a salvare il salvabile; ma il risultato è da modesto film tv.
Il grande pubblico è rimasto molto MA molto più tiepido, rispetto alla critica che si è lanciata in lode sperticate. Dovevo dare ascolto al pubblico, questa volta. Per parte mia, film che sconsiglio.
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