Regia di Henri-Georges Clouzot vedi scheda film
Un omicida terrorizza i parigini, firmando le sue bravate con un biglietto da visita. Le indagini condurranno alla pensione "Le Mimose", lì la scena si chiuderà tra quattro mura ma si aprirà alla verve dello straordinario cast. Ottimo esordio, Clouzot non si può non amare.
Siamo ancora lontani dalla perfezione stilistica del Corvo o dei Diabolici ma Clouzot mostra, in questo suo esordio sul lungometraggio, la sua preponderante personalità e impone la sua cifra stilistica. Siamo nel '42 ma la sua pellicola non teme riferimenti velati al regime nazista, né prese in giro al potere ed alla burocrazia, come non teme di indugiare sul linguaggio del corpo e su esplicite allusioni sessuali, in barba alla morale e alle restrizioni del tempo. La sceneggiatura è serrata e impeccabile, il cast di attori eccezionale, a partire dal protagonista per finire con i comprimari. Il primo passetto di un gigante della cinematografia mondiale.
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