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L'assassino abita al 21

Regia di Henri-Georges Clouzot vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'assassino abita al 21

di claudio1959
10 stelle

Amore a prima vista “L’assassino abita al 21”. Raffinato film alla Agatha Christie.

Suzy Delair, Bernard Blier

Legittima difesa (1947): Suzy Delair, Bernard Blier

Suzy Delair, Simone Renant

Legittima difesa (1947): Suzy Delair, Simone Renant

L’assassino abita al 21 il primo film girato da H. G. Clouzot è un film di non facile catalogazione, trattasi di noir, con venature polar, che utilizza il sistema di Agatha Christie, virato però in chiave spiccatamente ironica. Una sequela di omicidi, commessi in vari luoghi i più disparati ed insoliti di Parigi, porta l’ispettore Wenceslas Wens(Pierre Fresnay)ad indagare, tra gli ospiti di una pensione “Le Mimose”, abitata da vari personaggi ambigui ed oltremodo stranie pittoreschi . La raffinatezza stilistica ed autoriale di Clouzot e’ il biglietto da visita che l’omicida seriale lascia sulle sue vittime, il suo marchio firmato Monsieur Durand. Trattasi di Una detective story, con una indagine a sfondo deduttivo classica, tutta la vicenda è concentrata in un microcosmo chiuso, rappresentato dalla pensione “Le Mimose”. I potenziali colpevoli vengono presentati dal regista uno ad uno, sono personaggi molto strani, un professore, un prete, un prestigiatore - illusionista, praticamente una gabbia di matti, il tono è da pochade sapida e godibile, con dialoghi calibrati e spumeggianti, in stile da parodia, tipo “Invito a cena con delitto”, per far capire il tono del film. Splendida la scena che da inizio al film, quando un barbone, la prima vittima uscendo dal bar, viene assassinato sotto la pioggia di notte, l’omicidio si vede in soggettiva con gli occhi dell’assassino che lascia sul cadavere il suo biglietto da visita “Monsieur Durand”. La mdp inquadra prima il punteruolo, siamo assistendo all’interno della soggettiva del serial killer , la prima scena da già l’impronta al film, quella che può essere definita come la bellezza eccitante della morte, l’estetica del delitto in sintesi, sicuramente il nostro Dario Argento ha trovato ispirazione in Clouzot. Questo film è un gioiello delizioso, ben recitato e gradevolmente ironico, il film si ricorda non solo per la trama, ma sopratutto per le battute taglienti e sagaci. Girato nel 1942, non risente assolutamente del peso degli anni. La trama conta meno dell’atmosfera, strana, cupa ed allo stesso comica. L’interpretazione di tutti gli attori e’ di una raffinata qualità superiore, la cosa migliore del film: Pierre Fresnay, Noel Roquevert e Pierre Larquey. Suzy Delair e’ straordinaria e sexy in un ruolo importante, donna intelligente, ma non sciocca , molto simpatica, che vedremo anche in “Legittima difesa”, fu la compagna di vita per dieci anni di Cluzot, che lascio’ per Vera Cluzot, un’attrice brasiliana interprete del capolavoro assoluto “I Diabolici”, in coppia con Simone Signoret. I dialoghi sono il valore aggiunto del film, vivaci, piccanti e recitati in modo perfetto, film senza schemi, però non bisogna trascurare l’aspetto strettamente cupo del film, il lato oscuro dell’umanità, così ben descritta dal regista, nel corso di tutta la sua filmografia cito “Il Corvo”, “ Vite vendute”, “ La verità”, dove Brigitte Bardot, fece vedere oltre la bellezza una grande prova di attrice. Finale bellissimo che non posso svelare, per non togliere gusto alla visione. Tutti gli interpreti di questo capolavoro sono passati a miglior vita, tranne una, l’unica sopravvissuta Huguette Vivier del 1921 a lei dedico questa mia recensione. Interpreti e personaggi Pierre Fresnay: ispettore Wenceslas Wens Suzy Delair: Mila Malou Jean Tissier: Triquet/professor Lalah-Poor Pierre Larquey: signor Colin Noël Roquevert: dottor Théodore Linz Maximilienne: signorina Cuq, la scrittrice Odette Talazac: Signora Point Marc Natol: Armando, il maggiordomo Jean Despeaux: Kid Robert Huguette Vivier: Signorina Vania René Génin: Alfred, l'ubriaco Louis Florencie: commissario Monnet André Gabriello: agente Pussot Raymond Bussières: Jean-Battista Turlot Henri Vilbert: un agente

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