Regia di Mike Cahill (II) vedi scheda film
Non mi pare questo film sia uscito al cinema, ma chissà, posso anche averlo perso per strada io. L’autore è lo stesso del buon Another Earth, e la protagonista di quello è tra i protagonisti qua. Gli altri sono Michael Pitt (attore mai decollato veramente, anche se spesso si vede in giro) e la bellissima Astrid Berges-Frisbey. Il protagonista è uno scienziato che studia l’occhio (tra l’altro vuole dimostrare che quello umano è arrivato con l’evoluzione, e non con intervento divino come sostengono alcuni). E’ molto “scientifico”, non crede a nulla che non sia dimostrabile o quantificabile. Però in questa storia dovrà forse cambiare idea. Il film è buono, ha un’atmosfera (e musiche) molto particolari, e anche i diffettucci sparsi qua e là, e si vedono, non lo inficiano. Alla fine io sono per un 7. Due cose strane, in USA è uscito vietato ai minori, per volgarità (in pratica assenti), nudità (due tette) e scene di sesso (in pratica assenti). E’ più probabile che il motivo sia un altro, tipo, (vado a memoria) quando la magnifica spagnola gli chiede “Ma perché tutto questo tuo impegno a negare l’esistenza di Dio?” e lui “Perché? Che esistenza? Qualcuno forse ha mai dimostrato l’esistenza di Dio?”, mi sa che nei bigotti USA hanno avuto magari timore dei Creazionisti e altri fanatici, chissà. L’altra cosa strana è il titolo, ovvio, che pare un errore. In realtà andrebbe scritto “I: origins”, in quanto l’autore sta sviluppando un film, “I”, e si è accorto che avrebbe dovuto dedicare troppo tempo alle origini della sua storia, e dunque ci ha fatto un intero nuovo film. Il film “I”, infatti, dovrebbe raccontare storie successive di 20 anni a quelle narrate qua. Film sostanzialmente d’essai, incassi nulli.
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