Regia di Stephanie Soechtig vedi scheda film
L'epidemia di obesità che a partire dagli anni '80 ha colpito gli Stati Uniti e che come uno sciame sta contagiando gli altri paesi industrializzati si sta trasformando in un'emergenza sanitaria su scala planetaria, con tutto quello che potrà comportare in termini di spesa pubblica, aspettativa di vita e diffusione di malattie come il diabete nei prossimi anni. L'ottimo documentario di Stephanie Soechtig va alla ricerca delle cause di questa epidemia, individuando con assoluta esattezza cause e date: l'anno di svolta sarebbe stato il 1977, quando le lobbie dell'industria alimentare reagirono con una cordata ai risultati del rapporto governativo sull'alimentazione. Quanto alle cause, sul banco degli imputati c'è lo zucchero, in tutte le sue possibili varietà. Le generazioni nate intorno al 1980 sono state bersagliate da una pioggia di pubblicità ed esposizione delle merci nei supermercati che le ha indotte a consumare alimenti qualitativamente sempre peggiori, con una quantità di dolcificanti che rendevano impossibile l'assorbimento metabolico senza trasformarsi in grasso. Il mantra che aveva funzionato fino a quel momento - "mangia meno e fai esercizio fisico" - sembrava improvvisamente non funzionare più. Al tempo stesso, l'industria alimentare cominciava ad arricchirsi con prodotti fittiziamente dietetici (Weight Watchers ne è l'emblema) e quella del fitness puntò sulle nuove forme di esercizio aerobico, epitomizzate nella figura di Jane Fonda. Ma era il circuito fegato-pancreas-insulina e essere ormai andato in tilt, portando a un raddoppio dei casi di obesità negli Stati Uniti nel giro di un solo ventennio. L'operazione di marketing spregiudicato messa in atto dalle lobbie dell'industria alimentare portò alla fidelizzazione di giovanissimi clienti, i bambini, riuscendo a fare irruzione nelle scuole (imperdibili le immagini che documentano ciò che circola nelle mense scolastiche).
Complemento ideale in chiave di divulgazione scientifica di Super size me, Fed up si avvale congiuntamente delle testimonianze di esperti e specialisti da un lato e di teenager con enormi problemi di obesità dall'altro, mostrando - senza trascurare la dimensione squisitamente cinematografico, che si avvale di un montaggio efficacissimo - come l'unica via d'uscita dal rischio di trovarsi con un terzo della popolazione colpita da diabete sia quello di affrontare il problema con la stessa radicalità con cui è stato combattuto quello del fumo, prima che le soluzioni estreme - come la diffusione anche tra adolescenti di by-pass gastrici - rischino di non essere più sufficienti.
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