Regia di Michael Mann vedi scheda film
Ho avuto l'occasione di vedere Blackhat il giorno dopo il mega cyber-attacco negli USA (08.07.2015 ma le autorità dicono che sia stata una coincidenza...), questo per ribadire l'emergenza comunicativa del soggetto. Poi mettiamoci lo stile. Poi il fascino delle locations. Poi. Poi? Poi il film è un flop (il primo vero e proprio flop della carriera manniana): purtroppo la classe può diventare mestiere e un tema così 'caldo' raggelarsi per via di un plot sciagurato. La credibilità non è un dettaglio, una licenza ci può stare, due anche, tre magari, oltre è accanimento! Inutile soffermarsi sulla qualità del girato, sia come messinscena che come furia emotiva, ma riempire il racconto di continui rallenti, primi-primissimi piani, pause in controtempo e via discorrendo, mi hanno lasciato un'impressione di disperata caccia a mettere un timbro d'autore sul classico dei 'tanto fumo e niente arrosto'. Fumo notturno, affascinante, avvolgente, tuttavia sempre fumo rimane... Io che sono un mediocre, quando penso a creare qualche trama (ebbene sì lo ammetto!), se le idee e l'ispirazione latitano eccedo in questi trucchetti, dei veri e propri specchietti per le allodole, però Mann no. NO. NO. No, per Heat e per tanto altro non può fare così, ma ho paura che siamo in pieno raschiamento nel fondo del barile... Spero vivamente di sbagliarmi.
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