Regia di Michael Mann vedi scheda film
Un blackhat, ossia uno degli hacker dediti al cyber terrorismo più esiziali che esistano, dapprima mette ko alcune centrali nucleari in Cina, quindi fa lievitare a dismisura e nel giro di pochissime ore il prezzo della soia a Wall Street. La polizia informatica internazionale e i servizi segreti formano così una task force per scoprire e fermare il colpevole, prossimo a qualche altra bravata. Ma per poter ottenere qualche risultato sono costretti a scarcerare un altro blackhat, che sta scontando 15 anni di pena per reati informatici. Lasciata una lunga scia di cadaveri, l'operazione si conclude in Indonesia con esiti imprevedibili.
Partito da un'idea interessante che intercetta una delle più diffuse paure collettive del XXI secolo, quella di un attacco informatico capace di mettere a repentaglio l'equilibrio globale del sistema economico, il fumettone di Mann (già regista di film di successo come Heat, Insider e Nemico pubblico) si stempera nelle tortuosità della trama, che si caratterizza per un incedere ellittico presumibilmente funzionale a sorvolare sulla plausibilità dei nessi. Sicché, a dispetto di alcune accelerazioni che fanno bruscamente virare il plot dallo spy movie all'action, l'insieme finisce col somigliare a uno dei tanti film di genere, peraltro servito, in questo caso, da un protagonista - Chris Hemsworth (lo avevamo visto nel ruolo principale in Thor e Rush) - tutto muscoli ma privo di qualsiasi carisma e senza alcuna capacità espressiva.
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