Regia di Michael Mann vedi scheda film
Capitolo primo. "Adorava Michael Mann. Lo idolatrava smisuratamente..." No, è meglio "lo mitizzava smisuratamente", ecco. "Per lui, in qualunque stagione, questa era ancora una città che esisteva "blu e solamente blu" e "pompava alla grande" grazie alle musiche di Elliot Goldenthal, James Newton Howard, John Murphy, Harry Gregson-Williams, Atticus Ross".
No, fammi cominciare da capo... Capitolo primo: "era troppo romantico riguardo a Michael Mann , come lo era riguardo a (quasi) tutta la Sua mirabile filmografia: trovava vigore nel febbrile andirivieni della folla e del traffico. Per lui Michael Mann significava belle donne, grattacieli, veicoli che sfrecciano ad alta velocità, "come in cielo come in terra", tipi in gamba che apparivano rotti a qualsiasi navigazione" Eh no, stantio, roba stantia, di gusto... insomma, dai, impegnati un po' di più... da capo.
Capitolo primo. "Adorava Michael Mann . Per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea: la stessa carenza di integrità individuale che porta tanta gente a cercare facili strade stava rapidamente trasformando il Director dei Suoi sogni..." Non sarà troppo predicatorio? Insomma, guardiamoci in faccia: io questo "Blackhat" lo devo pur vendere e far distribuire! Ma no, lo voglio fare a "modo mio" ! Non lo guarderà nessuno? Non avrò più un budget così a mia disposizione? Bene così, questo è il thriller "Manniano" dell'era digitale. Lo voglio così !
Capitolo primo. "Adorava Michael Mann, anche se per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea americana. Com'era difficile esistere, in una società desensibilizzata dalla droga, dalla musica a tutto volume, dall'Isola dei famosi in televisione, dal crimine,
quello vero, dei politici corrotti, dal cinema spazzatura come quello di Taken 3 e compagni..."
Troppo arrabbiato.
Non devo essere arrabbiato.
Capitolo primo. "Era duro e romantico come i protagonisti dei Suoi film. Dietro i suoi occhiali dalla montatura nera...
No, aspetta, ci sono: "Michael Mann" era il Suo Director, e lo sarebbe sempre stato"!
"Blackhat", vola al cinema e cogli tutti (almeno una parte dai) i suoi mirabili sguardi, le sue accellerazioni, le sue pause, i suoi suoni, le sue esplosioni, i suoi scontri a fuoco, le sue affascinanti atmosfere notturne. Adora il Suo blu. Guarda i suoi pregi, amali. Non stare a perdere tempo a intravedere i suoi difetti. Dai il giusto peso alle cose. Sì perchè Michael Mann is back !
ps: thank you, Woody !
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