Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Continua la rovinosa e irrefrenabile caduta di Pupi Avati, che non fa eccezione alla regola che quando si parla di scrittori o registi in crisi la crisi è di chi scrive e dirige il film.
Un creativo che lavora per un’agenzia pubblicitaria ma ha il pallino per la scrittura entra in contatto con l’amante del padre, regista di film di serie Z appena defunto (suicidio?). La donna è a conoscenza del fatto che la buonanima pare abbia lasciato un romanzo scritto inedito. Il figlio del defunto si mette sulle tracce di esso.
Continua la rovinosa e irrefrenabile caduta di Pupi Avati, che non fa eccezione alla regola che quando si parla di scrittori o registi in crisi la crisi è di chi scrive e dirige il film. La prima parte inizia decentemente, anche grazie a una sottotrama rosa che è la cosa più interessante del fil, salvo poi sbandare in maniera ridicola dopo la mezz’ora iniziale.
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