Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Qua la mano, atto secondo: dal film di Festa Campanile di appena tre anni prima a questo Sing sing cambia davvero poco, a partire come è evidente dai due protagonisti, i medesimi. Addirittura l'episodio di Montesano sembra un calco di quello del film precedente, in cui il modesto borgataro si ritrova a tu per tu con l'inarrivabile, potente personaggio pubblico: lì era il papa, qui è la regina d'Inghilterra. Le storielle di per sè funzionano (anche se è un po' insipida quella di Celentano), ma un nesso logico chiaramente non c'è; la simpatia dei protagonisti è fuori discussione e nonostante le quasi due ore di durata la pellicola scorre senza grossi intoppi, facendo qua e là anche ridacchiare senza bisogno di ricorrere alla volgarità (almeno: non troppa). Scritto da Corbucci con Franco Ferrini ed Enrico Oldoini, Sing sing appartiene per questi motivi alla corrente del 'meno peggio' della commedia italiana degli anni '80. 4,5/10.
Due episodi. Un meccanico crede di essere figlio della regina d'Inghilterra, va a Londra e per puro caso le salva la vita. Sarà ricompensato adeguatamente. Un ispettore indaga su un maniaco che perseguita un'attrice, di cui infine si innamorerà.
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