Regia di Jim Mickle vedi scheda film
Michael C. Hall (il Dexter televisivo) è un uomo qualunque a cui improvvisamente viene stravolta l'esistenza. Una notte un ladro irrompe in casa sua. Lui lo uccide. "Legittima difesa, caso chiuso" recita lo sceriffo della città. Ma la legge cela scenari nascosti, cupi. Ed è solo l'inizio. Cold in July, dall'omonimo romanzo di Joe R. Lansdale, è un film dalle molte anime, la prima delle quali si dipana velocemente in atmosfere da puro thriller. Cadenzata da un commento sonoro degno del miglior Carpenter, la storia subisce una svolta repentina quando il protagonista salva da morte sicura il suo apparente nemico. Da lì in poi la pellicola assume sembianze diverse, vagamente anarchiche, accompagnandoci nei territori del dramma e della commedia nera e successivamente del western di frontiera, con uso abbondante di sangue e violenza e tanto di snuff movies sullo sfondo. Un trio di giustizieri male assortito e bizzarro, composto da uno spesato ed ingenuo corniciaio, un ex galeotto di terza età e uno pseudo detective privato, allevatore di vacche e maiali, buono da rodeo, imbracciano le armi contro un manipolo di depravati per un serrato confronto finale con tanto di sparatoria e tragedia famigliare. Per certi versi sorprendente, per altri ambiguo e irrisolto, il film di Jim Mickle si fa seguire con una discreta curiosità e attenzione, non lesinando su azione e colpi di scena gestiti con mestiere. I cromatismi scenografici nella sequenza finale riportano alla mente certi B movie d'annata. Sam Shepard e Don Johnson sono facce che racchiudono in sé interi mondi cinematografici.
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