Regia di Jim Mickle vedi scheda film
CANNES 2014 - QUINZAINE DES REALISATEURS
COLD IN JULY, del regista horror Jim Mickle, già presente l'anno prima sempre in questa rassegna con We are what we are (che tuttavia mancai di vedere, accidenti a me!) porta sul palco, oltre all'altissimo e giovane regista, pure il protagonista, Michel C. Hall, il serial killer galantuomo del famosissimo Dexter per intenderci, e quella vecchia ma sempre affascinante volpe di Don Johnson, il biondo di Miami Vice, nonché marito in più occasioni di Melanie Griffith e di chissà quante altre belle creature femminili nel suo nutrito curriculum di tombeur de femmes. Insieme al grande Sam Shepard, i tre danno vita ad un film “mutante”: nel senso che inizia come un thriller, che poi vira al noir, si prende una pausa di colore ed ironia con l'entrata in scena di Johnson, e poi vira allo splatter più sangunario e teso.
Tutto nasce quando un commerciante di cornici con moglie e figlio piccolo sorprende un ladro a rubare in casa e, come reazione ad un movimento brusco dell'intruso, inavvertitamente lo uccide: dalla sua arma infatti parte un colpo accidentale dovuto alla tensione della situazione, che stende lo sconosciuto. Il morto risulta il figlio di un detenuto anziano attualmente agli arresti domiciliari: un uomo duro e violento che comincia a tormentare il protagonista in un crescendo di minacce e tensione. Fino a farci scoprire che il vero marcio della situazione sta altrove, e che i lupi pericolosi non sono coloro che sembrano tali, ma piuttosto invece altri insospettabili, alcuni dei quali posti a tutela della legge.
Senza null'altro voler rilevare, diamo atto al film di saper tenere desta l'attenzione dello spettatore, anche se, con lo sviluppo della storia, complessa e cangiante, si smorza anche un po' (troppo) quell'interesse morboso che la vicenda suscitava agli albori del suo incalzante incipit.
Il cast del film Cold in july sul palco del Theatre Croisette: in fondo a sinistra, (...fidatevi sono loro...) Don Johnson e Michael C. Hall
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