Regia di Mike Binder vedi scheda film
Era atteso al varco Mark Binder, autore dell’acclamato Reign Over Me con Adam Sandler, anche sceneggiatore e produttore (insieme al protagonista Kevin Costner) di questo Black or White. Dramma con buoni sentimenti ambientato nella Los Angeles degli screzi (se non proprio conflitti) razziali. L’avvocato benestante Costner ha una nipotina che la figlia, morta in un incidente, ebbe giovanissima da un ragazzo afroamericano dal travagliato passato e dal difficile presente. Una volta diventato vedovo cerca di averne l’affido assoluto, ma la caparbia nonna paterna della bambina, Octavia Spencer, non ci sta, e la contesa assume connotati politico-razziali. Del tipo: il nonno bianco e ricco contro la nonna povera e nera. Schematismi qua e là, un finale non del tutto scontato, ma anche, va detto, un rispetto quasi religioso del politicamente corretto a uso e consumo di Hollywood, per cui sono comunque tutti più o meno bravi & buoni, anche se si tenta di dare un’immagine più critica al personaggio di Costner, schiavo dell’alcol. Binder sceglie di essere neutrale rispetto alla materia, ed è un errore perché così il film non si impenna mai, perdendo gradualmente interesse man mano che si approfondisce la querelle giudiziaria tra i nonni. Che sono molto bravi: Costner azzecca un buon ruolo dopo troppe prove insipide, e Spencer gli tiene testa con grinta.
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