Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Un colossal riuscito a metà, eccellente dal punto di vista visivo e tecnico ma penalizzato da una sceneggiatura superficiale e stereotipata, che non caratterizza a sufficienza i personaggi. La patinatura si vede, ma è compensata in parte dall'epicità della narrazione e dall'ottima interpretazione di C. Bale. Si lascia guardare. Voto 5,5
Ridley Scott tenta ancora una volta, dopo Le Crociate e Robin Hood, di replicare il successo avuto nel 2000 con Il Gladiatore, stavolta sostituendo Russell Crowe con il sempre bravo Christian Bale e reinterpretando la storia di Mosè: il risultato è una pellicola magistrale e sorprendente dal punto tecnico e visivo (con un ottimo 3D), suggestiva nella fotografia e nella colonna sonora nonché minuziosamente realistica nella ricostruzione delle scenografie e dei costumi. Peccato che la sceneggiatura, superficiale e approssimativa, penalizzi molto la caratterizzazione dei personaggi e lo spessore dei dialoghi, limitando di conseguenza le buone interpretazioni, e favorendo invece il ricorso a stereotipi e situazioni poco originali, con l'aggravante della gestualità attoriale, a tratti poco credibile. Molto coraggiosa invece è la raffigurazione di Dio. In conclusione, un blockbuster d'intrattenimento dichiaratamente commerciale, che si lascia guardare nonostante la lunga durata ma che, proprio per una bidimensionalità generale, si inserisce nella lunga lista dei film epici di livello medio-basso di cui non si sentiva il bisogno.
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