Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Ennesima versione di Mosè e della fuga dall'Egitto....ma sì, visibile.
E cioè l’Esodo, dalla Bibbia, con Ridley Scott alla regia e Christian Bale nel ruolo di Mosè. Il racconto è famoso, no? Le piaghe d’Egitto, il faraone che lascia partire gli Ebrei, salvo poi inseguirli; il mare che si apre per farli passare e si chiude per far fuori gli Egiziani. E’ un favoletta, perché gli studiosi in definitiva non hanno trovato riscontri…qualche indizio forse ma nulla di certo. Qua si cerca di dargli una parvenza di realismo: ecco allora che il mare che si apre non è altro che bassa marea (però si chiude tipo tsunami!); le piaghe invece ci sono, terribili. Mosè è una buona parte, cioè un buon soggetto, per come scritto e interpretato, un Mosè spesso dubbioso e in disaccordo col dio del Vecchio Testamento. Lo stesso dio è una specie di Kylo Ren di Star Wars 7, il “frignetta”, uguale, potente, viziato, capriccioso, crudele, folle in definitiva, uno squilibrato. L’antagonista, il faraone, è un buon Joel Edgerton, in palla; il cast ha pure la Sigourney Weaver e John Turturro, ma questi due, ahimè, sembrano due vestiti per Carnevale finiti lì per qualche motivo. Il film, pure nella sua lunghezza, si fa seguire bene, perché la storia è nota e insomma ha sempre il suo fascino. Io sarei per un 6/7, in linea più o meno con la critica e il grande pubblico. Film che ha avuto costi notevoli e che, ahilui, è andato male al botteghino.
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