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Monsters: Dark Continent

Regia di Tom Green vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Monsters: Dark Continent

di axe
5 stelle

Alcuni anni dopo le vicende raccontante nel prequel "Monsters", l'ecosistema alieno s'è diffuso nel mondo. Gli eserciti continuano a combatterlo con armi convenzionali; una "colonia" prolifera in una qualche regione del Medio Oriente. Qui, insieme ai suoi compagni, è inviato il soldato statunitense Frankie. Dopo alcune attività di routine, al suo plotone, comandato dal sergente Frater, è assegnato il compito di rintracciare e condurre alla base altri quattro militari dispersi. I soldati dovranno vedersela non solo con le creature ostili, ma anche e soprattutto con i guerriglieri locali, insofferenti alla presenza americana nell'area. Il primo "Monsters" è un'avventura d'ambientazione fantascientifica, dalle tonalità drammatiche; quest'opera ne riprende parte delle premesse - il diffondersi di un ecosistema alieno sulla terra, il cui elemento di spicco è un gigantesco essere tentacolare - ma è, di fatto, un film di guerra. Gli americani bombardano e devastano la nazione mediorientale incuranti della presenza di civili; i loro più pericolosi avversari sono i guerriglieri, non gli alieni. Secondo un classico canovaccio del genere bellico, i membri del plotone cadono uno dietro l'altro, finchè rimangono vivi solo Frankie e Frater. Il primo, parla di sè in prima persona; di come si sia arruolato per servire il suo paese e lasciarsi alle spalle la vita priva di prospettive che gli offriva la sua città, Detroit; di come abbia sottovalutato il rischio; di come, trovandosi ad interagire con gli abitanti del luogo, abbia solidarizzato con loro, comprendendone la rabbia causata da durissime condizioni di vita. Il secondo non ha alcuno spirito critico. "Militare" dalla testa ai piedi, non ha considerazione della popolazione locale; non fa distinzione tra guerriglieri e semplici civili. Unico suo scopo è portare a termine il compito assegnatogli, ed a ciò dedica tenacia, astuzia, violenza; ma la missione non può avere successo. Compreso ciò, va in crisi, sembra rimanere senz'altra ragione di vita. Convincenti, benchè stereotipati, i personaggi. Tra gli attori, il mio apprezzamento va a Johnny Harris, interprete del duro Noah Frater. La vicenda è ambientata tra le montagne brulle, i deserti e le macerie di una nazione che potrebbe essere l'Afghanistan. Temi trattati ed altri elementi appartengono al genere film di guerra; probabilmente si è scelto di utilizzare elementi e nome del film "Monsters" per dare qualcosa in più ad un prodotto ordinario, con poco di nuovo da aggiungere sull'argomento, sebbene i personaggi siano latori di precise istanze ed idee. Il film non eccelle, ma è comunque "guardabile", l'ambientazione è evocativa, l'azione non manca; gli estimatori del prequel rischiano di rimanere, tuttavia, gravemente delusi.

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