Regia di Yann Demange vedi scheda film
Sembra proprio che il tradimento sia ingrediente fondamentale ed irrinunciabile di ogni storia ambientata nell'Irlanda del Nord, come ci insegna anche l'ineffabile Hugo Pratt ne "Le Celtiche". Il film è interessante, buona la regia, apprezzabile il cast e le interpretazioni, la macchina da presa purtroppo in alcune scene balla assai e distoglie l'attenzione da ciò che accade nell'inquadratura, ma ormai questo è un vezzo idiota che ci si deve sorbire. Il contesto è quasi distopico, i luoghi delle riprese sono meno allegri di un cimitero, e non sono stati filmati a Belfast, ma a Liverpool, Blackburn, Sheffield e Leeds. Al di là di questa ottima cornice, il tallone d'Achille del film è la vicenda in sé, che non ha senso. ATTENZIONE - SPOILER - Il protagonista scappa per tutto i film, entrambe le parti vogliono ucciderlo per evitare che parli, cosa che, una volta scampato al pericolo, non gli sarà permesso di fare, e nonostante l'ecatombe dei sei morti ammazzati durante la fuga più tutti quelli causati dalla bomba nel pub, la questione viene liquidata in modo sommario e approssimativo. E' comprensibile ci si prendano licenze, ma non fino a questo punto.
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