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Silverado

Regia di Lawrence Kasdan vedi scheda film

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La recensione su Silverado

di Immorale
7 stelle

La via di Kasdan al western, all’epoca più attivo come sceneggiatore che come regista, si nutre di (felici) stereotipi; innegabile, infatti, il suo (forse inevitabile) ispirarsi ai mostri sacri Ford e Hawks, più con il senso dell’ironia del secondo che con l’epicità del primo. Nello sviluppo di questa ibridazione risiede la parte migliore del film, tutta la lunga introduzione prima dell’arrivo a Silverado, con i suoi accenni quasi picareschi, con trovate che, seppur inserite negli immortali cliché del western, sono sviluppate attraverso un ben calibrato filtro giocoso.

 

 

All’arrivo dei nostri “4 moschettieri”nella città del titolo, purtroppo, il racconto si normalizza e si sfalda leggermente dando spazio alle trame e sottotrame delle motivazioni personali principali; tratteggiate superficialmente, va detto, perché non viene proposta alcuna analisi approfondita dei caratteri dei protagonisti (a parte, forse, per la trasversale e veloce definizione “indiretta” delle peculiari motivazioni di Paden/Kevin Kline), rappresentati esclusivamente quali parti attive di un quadro più esteso, non sempre armonico, ma comunque sufficientemente stimolante. 

 

Normalizzazione, dicevamo, che tradisce maggiormente la natura derivativa di parecchie situazioni, con in più l’inserimento di una messe di personaggi secondari quasi immessi a forza nel racconto (per esempio il giocatore interpretato da un superfluo Jeff Goldblum o la “contadina” interpretata da Rosanna Arquette) senza alterarne le basi (a parte il personaggio di StellaLinda Hunt) e provocando un eccesso di coralità apparentemente dettato dalla necessità registica di dare ad ogni “eroe” una sua nemesi. 

 

 

 

Ci si diverte, comunque, considerando che si era negli anni 80 ed il genere languiva,  grazie alla maestria della direzione delle molte sparatorie, alla robustezza interpretativa di tutti gli attori coinvolti (con Bran Dennehy cattivo “sornione” sugli scudi) e ad alcune trovate efficaci e non scontate, al netto di non ridondanti buchi di sceneggiatura e di una lieve perdita di controllo, a volte, della vena epica.

 

 

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