Negli anni Trenta del Novecento, Augusto Vanghetta si divide tra il mestiere di pretore in una piccola città lacustre, ottenuto grazie alla legge Mortara, e le sue vere passioni: le donne e il teatro. Non particolarmente attraente ma sessualmente dotato, il pretore riesce ad attrarre donne di ogni tipo mentre il rapporto con la moglie Evelina è ormai in crisi, tanto che i due dormono ormai in camere separate. Intento a scrivere una rappresentazione teatrale, per portare avanti le sue noiose pratiche lavorative e familiari Vanghetta assolda il giovane Mario Landriani, la cui presenza finirà per stravolgergli la vita.
Note
Il pretore Pannofino calca a volte un po’ troppo la mano, Giulio Base privilegia il grottesco e in un paio di momenti si sfiora il trash. Ma il film funziona perché ha il coraggio di essere “farsa” fino in fondo. Per noi nostalgici di certa commedia sexy anni 70 il tono da “chiappa e spada” (citando un altro grande, Renzo Montagnani) è fin corroborante, e si sorride di gusto ascoltando i doppisensi hard che magari il dialetto lacustre (con sottotitoli) rende più godibili e ruspanti. Tratto dal romanzo Il pretore di Cuvio di Piero Chiara.
Ho apprezzato le buone intenzioni di tutti quelli che hanno portato avanti questo progetto soprattutto la dolcissima Sarah Maestri di Luino produttrice esecutiva. Purtroppo il risultato finale non è dei migliori. Il pretore di Cuvio uno dei romanzi che ho amato di più in gioventù qui diventa una farsa pecoreccia tipo film di serie b anni 70.
Il pretore di Luino,Vanghetta (Pannofino) si dedica piu' ai problemi di letto extraconiugali che ai problemi del paese,trascurando anche la moglie (Maestri) che non perde tempo a cornizzarlo con il nuovo venuto,l'avvocato Landriani,assistente del marito.Tratto da un libro del bravo Piero Chiara,che ha ambientato tutti i suoi libri intorno al Lago Maggiore,si sente certamente l'assenza di… leggi tutto
Piero Chiara è stato uno scrittore che per tutta la vita ha narrato del suo lago, del suo bar, del suo paese, dei suoi amici. Di quella provincia, come Maupassant con la sua, ha fatto il suo punto di forza, raccontandone vizi e scandali, rendendola universale. Dai suoi libri erano già stati tratti film come 'La stanza del vescovo' , 'Venga a prendere il caffè da noi' e 'Il… leggi tutto
Ugo Tognazzi, dove sei? In quale corpo s’è reincarnato il tuo spirito? In quale posto nel mondo hai trovato nuova linfa vitale? E tu, Dino Risi, dove si nasconde la tua anima? In quali uomini eletti hai seminato una piccola parte di te? Come avresti messo in scena una commedia nera scritta come cristo comanda? È più che doveroso chiamare a raccolta i due mostri sacri in occasione di una… leggi tutto
“E sapremo chi fu l'autore del delitto?”
Sì, certamente. Cioè: forse no. Insomma: dipende.
Nel tardo autunno del 1957, pochi mesi dopo l'apparizione da Garzanti di "Quer…
Siamo negli anni '30 del Novecento. Augusto Vanghetta, pretore di Cuvio, un paese della Val Cuviana, appassionato di teatro e belle donne, è agli sgoccioli nel rapporto con la giovane moglie Evelina, stanca dei continui tradimenti e depressa. L'arrivo del funzionario Mario, nuovo collaboratore di Augusto, porterà qualche novità nella loro relazione.
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Il pretore di Luino,Vanghetta (Pannofino) si dedica piu' ai problemi di letto extraconiugali che ai problemi del paese,trascurando anche la moglie (Maestri) che non perde tempo a cornizzarlo con il nuovo venuto,l'avvocato Landriani,assistente del marito.Tratto da un libro del bravo Piero Chiara,che ha ambientato tutti i suoi libri intorno al Lago Maggiore,si sente certamente l'assenza di…
Epoca fascista. Augusto Vanghetta, pretore di un paese del nord Italia, trascura la moglie preferendo spassarsela con una moltitudine di amanti. Pieno di sè, si cimenta anche come drammaturgo con esiti non proprio eccellenti; nel frattempo affida le cure della moglie a un giovane che Vanghetta crede omosessuale.
Il pretore è un racconto di Piero Chiara, autore spesso…
Lavoro ormai da anni per valorizzare la memoria di Piero Chiara, di cui ho letto - e riletto - pressoché tutte le opere. Ciò può far capire quanto fossero alte le mie aspettative allorché udii che era in preparazione questa pellicola. Raccogliere l'eredità di Tognazzi, Risi, Lattuada era un compito gravoso... e con mia somma gioia Giulio Base NON l'ha raccolta.…
Piero Chiara è stato uno scrittore che per tutta la vita ha narrato del suo lago, del suo bar, del suo paese, dei suoi amici. Di quella provincia, come Maupassant con la sua, ha fatto il suo punto di forza, raccontandone vizi e scandali, rendendola universale. Dai suoi libri erano già stati tratti film come 'La stanza del vescovo' , 'Venga a prendere il caffè da noi' e 'Il…
Ugo Tognazzi, dove sei? In quale corpo s’è reincarnato il tuo spirito? In quale posto nel mondo hai trovato nuova linfa vitale? E tu, Dino Risi, dove si nasconde la tua anima? In quali uomini eletti hai seminato una piccola parte di te? Come avresti messo in scena una commedia nera scritta come cristo comanda? È più che doveroso chiamare a raccolta i due mostri sacri in occasione di una…
Augusto Vanghetta è il pretore di Luino, molto più interessato alle scappatelle extraconiugali che non ai codici di legge. La moglie Evelina, cornuta da sette anni, deperisce finché l’assistente del marito, il giovane avvocato Mario, non fa rifiorire la passione. Dal bestseller di Piero Chiara Il pretore di Cuvio un film fortemente voluto dalla protagonista Sarah…
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Commenti (4) vedi tutti
Adattamento, per il centenario della nascita di Piero Chiara, di uno dei romanzi più leggeri dello scrittore luinese.
leggi la recensione completa di LIBERTADIPAROLA75Pannofino veramente TROPPO "sopra le righe": 1 ora e 40 di faccette e birignao fanno passare in secondo piano tutto il film.
commento di ForestOneHo apprezzato le buone intenzioni di tutti quelli che hanno portato avanti questo progetto soprattutto la dolcissima Sarah Maestri di Luino produttrice esecutiva. Purtroppo il risultato finale non è dei migliori. Il pretore di Cuvio uno dei romanzi che ho amato di più in gioventù qui diventa una farsa pecoreccia tipo film di serie b anni 70.
commento di claudio1959Gli uomini son tutti uguali. Il potere conquistato li corrompe, facendoli divenire macchiette. Film godibile e mai noioso.
commento di MIWER