Regia di Mike Nichols vedi scheda film
La drammatica storia vera di Karen Silkwood, morta per salvare le sue compagne di lavoro dalle radiazioni di plutonio, interpretata da una bravissima Meryl Streep.
Il Kerr-Mc Gee Nuclear Corporation di Oklahoma City era uno stabilimento nucleare per la fabbricazione di tubi di plutonio.
Nel 1975 venne chiuso in fretta e furia, dopo la misteriosa morte di Karen Silkwood, una operaia che lavorava in un reparto ad alto rischio.
Dal canto suo, la Kerr-Mc Gee Corporation aveva sempre tenuta nascosta agli operai la pericolosità delle radiazioni del plutonio,definendole "a basso rischio".
Karen Silkwood e le sue compagne di reparto dovevano ogni giorno riempire di plutonio delle lunghe guaine metalliche, che a loro volta venivano immesse in un reattore "veloce", fungendo da combustibile per la conversione in energia "pulita".
Karen faceva parte del consiglio di fabbrica, sempre molto attenta al buon funzionamento di ogni singolo reparto: da tempo sospettava che le radiografie eseguite periodicamente alle guaine, fossero manipolate per nascondere crepe che potessero provocare fuoriuscita di radiazioni. Quando una sua collega si sentì male e accusò una repentina caduta dei capelli, Karen riuscì ad entrare in possesso delle radiografie, con le prove che i suoi sospetti erano fondati.
Decisa a denunciare la Kerr - Mc Gee, ne parlò con un giornalista del New York Times, ma prima della consegna dei documenti, suì una forte contaminazione. A questo punto, Karen decise di consegnare le prove al giornalista, ma nel tragitto in auto verso l'appuntamento, finì fuori strada e morì sul colpo.
MIke Nichols (pseudonimo di Michael Igor Peschkowsky, nato a Berlino), regista eclettico autore di film di buona caratura, dal suo primo "Chi ha paura di Virginia Wolf?" (1966), cui hanno fatto seguito "Il laureato" (1967), "Comma 22" (1970), "Conoscenza carnale" (1975), "Affari di cuore" (1986) e tanti altri, si impegnò con la sua innata bravura a mostrare al mondo il pericolo e il dramma del contagio nucleare, ispirandosi al libro "The killing of Karen Silkwood" del giornalista Richard Raske.
Raske giudicava Karen "un simbolo per gli ecologisti, le femministe e il movimento sindacale", quando ancora non erano accaduti i due disastri nucleari che avrebbero scosso l'umanità intera.
Il 23 Giugno del 1984 nella Base di Severomosk ci fu una tremenda esplosione nel reparto dei missili nucleari, e il 26 Aprile 1986 avvenne la tragedia di Chernobyl. E di "incidenti nucleari" è costellata la nostra esistenza, sino ai più recenti disastri in Giappone.
Mike Nichols fa sua questa vicenda vera e tragica, plasma la bravissima Maryl Streep sino a trasformarla in Karen, operaia sciatta, malvestita e sgraziata, già provata dalla vita con un matrimonio fallito alle spalle, due bambini che vede di rado, e che convive con un suo compagno di lavoro e una amica.
Ma non è il suo privato che Mike Nichols vuole mettere in risalto, piuttosto estrae dal libro di Raske ogni elemento che possa dimostrare al mondo l'impegno di Karen in difesa dei suoi compagni di lavoro, arrivando a denunciare la Kerr - Mc Gee.
Nonostante il suo sacrificio e la sua morte prematura, il "caso Silkwood" rimase irrisolto, sono troppi gli interessi delle numerose Corporation che operano nel settore del nucleare, se il "caso Silkwood" avesse suscitato un certo scalpore, migliaia di americani avrebbero potuto richiedere risarcimenti per essere stati contaminati da "radiazioni a basso rischio" essendo stati a contatto o troppo vicini ai luoghi di produzione di materiali fissili.
Accanto a Meryl Streep, la brava Cher nel ruolo di Dolly Pelliker e Kurt Russel in quello di Drew Stephens, rispettivamente l'amica e il compagno di Karen.
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