Regia di Anne Le Ny vedi scheda film
Marithé lavora in un istituto di formazione per adulti aiutandoli a trovare la loro vera vocazione, a seguito di un licenziamento, o semplicemente di un profondo disagio. Un giorno si presenta Carole, direttrice di sala e proprietaria di un ristorante di lusso, ma soprattutto moglie infelice e stanca di vivere all’ombra del marito, Sam, acclamato ed energico chef dal fascino burbero e ammaliante.
Anne Le Ny dirige scientificamente una commedia agile quanto scontata, partendo dall’attenzione per l’imperante cornice gastronomica (amplificata dal titolo italiano), e si adagia su temi, situazioni e volti visti e rivisti. La confezione ruffiana e leggera azzera qualsiasi graffio, ma l’usuale qualità del casting tiene in piedi il tutto (in Italia perfino un film del genere sarebbe impossibile). Siamo, però, dalle parti del classico ritrattino di grana grossa dell’insoddisfazione della borghesia francese, con tanto di scontato triangolo amoroso e livello siderale di empatia. Ovviamente le relazioni e le contrapposizioni socioculturali fungono da disvelamento interiore dei personaggi e di tanto in tanto fa capolino qualche questione morale molle molle. Insomma, funziona tutto piuttosto bene: il film fila, Karin Viard e Emmanuelle Devos sono una coppia perfetta, un paio di gag strappano il sorriso, ma se si è in cerca di qualche guizzo o inusualità meglio rivolgersi altrove. Magari in trattoria.
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