Regia di James Wan vedi scheda film
Premetto che non sono un ammiratore indefesso della saga di Fast & Furious ma ho visto tutti i films della serie, apprezzandone alcuni più di altri indipendentemente dalla qualità o meno delle stesse che, innegabilmente, possono anche variare moltissimo a secondo della pellicola.
Credo che il vero cambio di rotta, e che ha contribuito notevolmente alla longevità e al successo della saga, sia avvenuto con il 5° capitolo e che questo sia, non so quanto volutamente, il capitolo finale di una specie di trilogia interna alla serie stessa.
E' infatti dal 5° capitolo che ho iniziato a leggere questa saga anche come una specie di versione molto tamarra e molto muscolare (qualcuno direbbe ignorante) di Ocean's eleven, ovviamente con le dovute e opportute differenze, e nelle pellicole successive credo che si sia semplicemente cercato di riprodurne gli aspetti che si pensa ne abbiano decretato il successo.
Non sempre riuscendovi.
Personalmente il film della serie che mi ha maggiormente colpito, forse anche perchè in fondo inaspettato, sia stato proprio il 5° mentre invece credo che già a pertire con il 6° la saga abbia iniziato a perdere qualcosa, specie in omogeneità narrativa, pur rimanendo comunque su un buon livello di intrattenimento, per quanto elementare.
Credo che in parte questo sia dovuto anche ad un cast probabilmente eccessivo per numero, e il più delle volte irrilevante o inutile narrativamente, ma la cui presenza è considerata, a torto o a ragione, necessaria.
Da cui l'obbligo di trovare comunque spazio a tali elementi, snaturando a volte in modo eccessivo tempi e situazioni anche a scapito di una qualche aderenza narrativa, vedasi l'introduzione o l'improvvisa scomparsa di questo o di quel personaggio, forse necessaria ma non sempre coerente con l'evolversi della storia fino ad arrivare, in certi casi, a quelle che sembrano delle vere e proprie forzature.
Non che questo sia un difetto esclusivo di questo capitolo, anzi.
E' un qualcosa che ho riscontrato anche nel 6° (e, forse, anche in forma maggiore) ma che mi conferma l'effettiva problematica di una serie di personaggi non sempre all'altezza e non sempre necessari e che, a volte, possano rivelarsi controproducenti se non adeguamente sostenuti da una sceneggiatura di valore.
Cosa che si evidenzia maggiormente in una saga che basa se stessa su tutt'altro, come in questo caso.
La nuova regia di James Wan non ha modificato di molte le cose.
Probabilmente il cambio non soltanto da un genere cinematografico ad un altro, dove forse ha pure pagato una certa inesperienza, ma anche a una saga come questa, dove certe cose sono per forza costituzionalizzate od obbligatorie, non gli hanno permesso di esagerare in personalismi (forse demandati ad una successiva pellicola) anche se ha comunque cercato di portare qualcosa di nuovo o di diverso, anche riuscendoci in qualche caso (ma ancora adesso non riesco a spiegarmi la necessità di certi rallenty).
E' comunque un film ha qualche bel momento; molto bello l'inizio con l'introduzione al personaggio di Deckard Shaw, il combattimento tra Deckard e Hobbs, l'assalto al pullman corazzato per la liberazione dell'hacker (ottimo acquisto per il futuro, tra l'altro!) che è forse il momento più riuscito del film e anche la festa a Dubai con tanto di furto della supercar strappa più di un sorriso nella sua sfrontata ed esagerata tamarraggine.
Come mi era già successo con il 6°, purtroppo sono rimasto abbastanza deluso dal finale.
Tralasciando certi eccessi che fanno comunque parte del gioco l'ho trovato troppo lungo e anche piuttosto caotico, spezzettato in troppe vicende che si rincorrono accavallandosi malamente anche per un eccesso di frenesia e a un montaggio non sempre sotto controllo, risultando a volte anche piuttosto noioso.
Contento che nel suo ultimo film della saga Walker abbia avuto comunque un ruolo di rilievo (nel 6° il suo personaggio è sembrato spesso irrilevante quando non inutile) mentra Stathman in pratica interpreta il personaggio di una vita. Con ad ora ben poche variabili.
Al contrario ho trovato fin troppo gigione Kurt Russel, probabilmente perchè il suo personaggio doveva ingraziarsi il pubblico fin da subito in vista di un suo probabilissimo ritorno in F&F8.
Finale di film completamente dedito alla memoria di Paul Walker. Atto dovuto, probabilmente, ma credo anche particolarmente sentito da tutto il cast (e non solo!) e in quest'ottica, e nonostante una certa ruffianeria di fondo probabilmente inevitabile, credo che sia stato anche giusto chiudere così.
Voto: 5
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