Regia di Martin Koolhoven vedi scheda film
Il paradiso della cotoletta del titolo fa riferimento ad un enorme motel sull'autostrada che si chiama Avvoltoio Blu dove si svolge il grosso della storia ambientata in una tipica cittadina olandese nella provincia di Arnheim, tipica perchè c'è uno di tutto: una stazione, un palazzo del comune, un cinema, una discoteca; in questo quadro ambientale il giovane Nordip Doenia di estrazione marocchina non segue i consigli del padre e invece di studiare medicina va a fare il lavapiatti all'Avvoltoio Blu.
Il film di Koolhoven ha un solo ed unico pregio, forse due: mette in cattiva luce gli olandesi descrivendoli come una manica di razzisti arroganti, si salva solo il capocuoco metallaro Willem mentre Sander é il tipico olandese prepotente che non becca neanche il miglio, infatti la bella Agnes ed anche la mamma boss sono attratte dalla bellezza esotica di Nordip, l'altro pregio è di descrivere quanto sia duro sopravvivere una giornata lavorando in cucina fra pentole roventi, lame taglienti e gente di tutte le razze che lotta per la sopravvivenza portando a casa la pagnotta, per il resto il suo film è la brutta copia già vista di tante commedie adolescenziali americane condite da canzonette e canzoncine pop stese come zucchero a velo sopra una storiella d'amore fra la figlia del capo e l'ultima ruota del carro....delle cotolette marca Marocco non di Veronesi, il cinema olandese a questi livelli non ha davvero niente da dire, non fa per niente divertire e non esprime la benchè minima personalità a livello di regia tanto che il DVD di un film del genere può ammuffirsi senza problemi sotto una pila di suoi simili con il bollino da 1 Euro sopra, lo preferisco solo a quelle orrende e bisunte cotolette che vengono mostrate al suo interno.
Bel ragazzo ma era in pieno ramadan di espressioni durante le riprese e non credo lo abbia ancora interrotto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta