Regia di Jonathan Demme vedi scheda film
Hannibal Lecter è la vera forza del film, ne rappresenta l'anima che studia altre anime, e il corpo che si ciba di altri corpi della stessa razza. Lo psichiatra-cannibale impersonifica una unione tra l'ancestralità dell'antropofagia e la modernità delle scienze sulla mente umana. Questa unione ci fà paura , i suoi delitti sono studiati, meditati nei minimi dettagli, il modo in cui Lecter riesce a fuggire dal carcere ogni volta mi sorprende per la sua follia razionale. sa di essere una mente evoluta, sa di poter mandare su una falsa traccia tutti per favorire l'incontro tra la recluta dell'fbi e il serial killer. e ala fine quando l'happy end sembra trionfare ricompare con la sua ironia minacciosa.
dimostra gia qui di essere un esperto di musica, quanti conoscono tom petty e la sua american girl?
non fa calare mai la tensione nel film che gli cambia la carriera.
sono i suoi ruoli, dinamica, risoluta e coraggiosa.
per un personaggio titanico mi viene un accostamento titanico con il superuomo di nietsche nella sua spietata consapevolezza del male.
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