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Signori, il delitto è servito

Regia di Jonathan Lynn vedi scheda film

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La recensione su Signori, il delitto è servito

di Lord Holy
8 stelle

Sebbene sia un aspetto del tutto trascurato dal fantasioso titolo italiano, si tratta invero della trasposizione cinematografica del celebre gioco di società Cluedo. Mi pare si possa considerare un pioniere in tal senso, fra i primi a osare un simile adattamento da un passatempo ludico. A mezza via tra il genere giallo e la commedia, non disdegna certo il gusto accattivante per l'indagine poliziesca, ma a uno stile serio e professionale preferisce un accento più leggero e scanzonato. A mio avviso non riesce a eguagliare o replicare la sublime comicità dell'irresistibile Invito a cena con delitto (1976), cui spesso è da molti commisurato, però costituisce in ogni modo un intrattenimento di buon livello.
La colonna sonora di John Morris recita parte attiva e subitaneamente crea l'atmosfera fin dal principio. Suggestiva ed efficace è la scelta dell'ambientazione. Quindi entrano in scena uno ad uno i vari protagonisti, i quali rappresentano forse l'autentico pregio dell'opera, ben più della trama in sé. La forza degli interpreti, infatti, è fuori discussione. Al pari della caratterizzazione estetica e delle loro battute di dialogo. L'approccio è maggiormente corale, non individuale. In tre o quattro magari risaltano in misura superiore e dominano la scena, ma è l'insieme delle figure a funzionare nel complesso. Tim Curry (Wadsworth) offre la sua presenza carismatica. Eileen Brennan (Mrs. Peacock) è la più brillante. Lesley Ann Warren (Miss Scarlet) attira l'attenzione. Michael McKean (Mr. Green) si presta al ridicolo. In secondo piano, eppure non meno divertenti, restano la misteriosa Madeline Kahn (Mrs. White), il poco valorizzato Christopher Lloyd (Professor Plum), l'impettito Martin Mull (Colonnello Mustard) e la bella Colleen Camp (Yvette).
L'intreccio, si diceva, favorisce anche l'investigazione da parte dello stesso spettatore. Un sicuro valore aggiunto per quello che altrimenti, in realtà, sarebbe stato ridotto a una mera successione di siparietti più o meno spassosi e grotteschi, talvolta per l'assurdità o amenità delle situazioni, talaltra per l'umorismo negli scambi di frasi in bocca ai personaggi. Nulla di posato e riflessivo, dunque, né di tensivo e impegnato. In sostanza il film ostenta con disinvoltura la sua anima allegra e spensierata, per un puro svago sincero e onesto, diverso dal solito perché tinto di "giallo". Il risultato non sarà eccezionale, lo ammetto e riconosco, lontano com'è dal capolavoro, ma ritengo non avesse nemmeno l'ambizione o la pretesa di esserlo. Tuttavia ciò non mi ha affatto impedito di godermi lo spettacolo con gusto e apprezzarlo con soddisfazione delle mie aspettative. Mi sento allora di consigliarne la visione. Sottovalutato, per me è da riscoprire.
Ne approfitto per ricordare l'aneddoto in merito alla geniale idea dei tre finali alternativi. Nelle sale approdarono le versioni distinte (A, B, C) e, di conseguenza, ciascuno poteva avere assistito a una proiezione con una conclusione differente rispetto a un altro. In VHS e in televisione vennero poi mostrati in sequenza, presentandone due come scenari possibili e uno come l'autentico svolgimento dei fatti. Infine, nel formato DVD, fu data la possibilità di sceglierli a piacimento. Qual è il nostro preferito?

Sulla trama

New England, 1954. In seguito a un bizzarro invito, un gruppo di persone assolutamente ignote l'una all'altra s'incontra per una cena in un lussuoso castello di stile gotico-americano. Accolti da un efficiente maggiordomo, Wadsworth, siedono a tavola: la garrula moglie del Senatore Peacock, la vedova White, il prof. Plum (uno psicologo in servizio presso l'ONU), un funzionario statale (Mr. Green), il colonnello Mustard e Miss Scarlet (proprietaria e direttrice di un'organizzazione di ragazze-squillo). In realtà, apprenderanno che un legame involontario e comunque oscuro tra gli ospiti c'è...

Sulla colonna sonora

Affiatate il giusto e ben orchestrate nell'alternanza di toni, queste musiche di John Morris accompagnano senza eccessi, dimostrandosi equilibrate. Da ascoltare a pieno ritmo, poi, è la scatenata Shake, Rattle and Roll durante lo scorrere dei titoli di coda.

Cosa cambierei

Nulla.

Su Eileen Brennan

La simpatica Mrs. Peacock. Ottima.

Su Tim Curry

Il distinto maggiordomo Wadsworth. Ottimo.

Su Madeline Kahn

La dark lady Mrs. White. Discreta.

Su Christopher Lloyd

Il Professor Plum. Più dimesso del solito.

Su Michael McKean

La macchietta Mr. Green. Buono.

Su Martin Mull

Il composto Colonnello Mustard. Discreto.

Su Lesley Ann Warren

La prorompente e sensuale Miss Scarlet. Notevole.

Su Colleen Camp

L'avvenente cameriera francese Yvette.

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