Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Fra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Sessanta, quattro ragazzi italoamericani del New Jersey cercano di sfondare nel mondo della discografia, grazie soprattutto al talentuoso cantante Frankie. Riusciranno a farcela, a costo di qualche perdita, qualche rinuncia e qualche litigio, con il nome di The four seasons.
A distanza di oltre due anni da J. Edgar (2011), Clint Eastwood torna alla regia con una nuova biografia; questa volta si parla di un complesso musicale celeberrimo in America, i Four seasons, e meno quotato nel vecchio continente. Il punto forte dell'opera è la ricostruzione storica, vivace e pulsante, nella quale i protagonisti si inseriscono non semplicemente come musicisti (anche se la musica nel film abbonda), ma come uomini, appartenenti a una comunità - gli italoamericani del New Jersey - esplorata approfonditamente dalla sceneggiatura firmata da Rick Elice e Marshall Brickman. Per quest'ultimo, coautore di numerosi copioni di Woody Allen, si tratta del ritorno alla scrittura per il cinema a vent'anni esatti di distanza da Trappola d'amore (Mark Rydell, 1994). Il personaggio centrale, giustamente date le peripezie della band, che attorno a lui ruotava, è quello del cantante Frankie Valli, interpretato dal bravo John Lloyd Young; al suo fianco ci sono Vincent Piazza, Steve Schirripa, Michael Lomenda, Kathrine Narducci, Lou Volpe (da notare la scelta di interpreti realmente italoamericani per gran parte del cast) e, in un ruolo laterale ma comunque importante nell'economia della storia, Christopher Walken. Neanche il tempo di uscire in sala (metà 2014), che Eastwood è già al lavoro sul successivo American sniper. 6/10.
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